Fano (PU) – Non tutti conoscono la storia dei personaggi a cui sono state intitolate vie o piazze della città. Ecco quella di Girolamo da Fano e Antonio Giuglini.
Girolamo da Fano (m. verso il 1566), della nobile famiglia Gambetella, morto a Macerata, miniatore. Il fanese Girolamo Rusticucci, segretario di Stato di papa Pio V, gli aveva aperto le porte del Vaticano. Gli era stato dato l’incarico di ricoprire le nudità di alcune figure del “Giudizio universale” del Michelangelo, nella cappella Sistina, incombenza non assolta, sembra per la morte sopravvenuta. Fu attivo in Roma.
Antonio Giuglini, via intitolata con delib. cons. n. 21 del 5.1.1925; già via Nuova. (Fano, 16.1.1825 – Pesaro, 12.10.1865), celebre tenore, morto a 40 anni nel manicomio S. Benedetto di Pesaro, proveniente da Londra. Ebbe una carriera intensa ma conclusasi rapidamente. Morì quasi privo di mezzi sebbene avesse guadagnato somme ingenti.
Ebbe la prima educazione da un certo Egidio Rondina di Saltara, poi entrò nella scuola dei Gesuiti di via Nolfi per interessamento del conte Domenico Amiani. A 14 anni cominciò a studiare con Gaetano Miliotti che dirigeva la scuola di musica del municipio di Fano. Nel 1840 vinse un concorso per tenore della Cappella Metropolitana di Fermo ove si sposò, nel 1845, con una “agiata e gentile donzella fermana”.
Esordì nel teatro dell’Aquila di Fermo nell’opera “Due Foscari” di Verdi nella stagione 1846-47. Nel settembre 1855 cantò a Milano, nel 1857 esordi in Inghilterra al “Her-Majesty’s Thea- tre” con la Favorita di Donizetti ed ebbe grandi riconoscimenti. Fu di grande versatilità nei generi e nei ruoli. Cantò a Parma, a Milano, a Venezia, ecc. e a Fano, nell’estate del 1863, in occasione dell’inaugurazione del teatro della Fortuna, nelle opere “Il Trovatore” , “Macbeth” e la “Favorita” . Nel 1860 scrisse un inno intitolato “L’Italia” da lui stesso musicato.
Carlo Moscelli