Fano (PU) – A Fano ci sono due vie intitolate Tomani. Una solo Tomani ed è quella che va da piazza Costanzi a viale Gramsci e trae nome da un nobile casato fanese. In fondo alla via sorgeva la chiesetta di S. Maria del Riposo o Madonna dei Piattelletti, edificata nel 1480, demolita nel 1936. La porta è conservata nel museo civico. Apparteneva ai Monaci camaldolesi di Monte Giove. La seconda via è intitolata a Stefano Tomani Amiani ed è quella che va da via Storti a via Giansanti. Stefano Tomani Amiani (1805-1885) era un nobile fanese, “dotto e appassionato investigatore di patrie memorie, come attestano le varie monografie che scrisse. La più importante è quella, manoscritta, una pregevole Guida storico artistica di Fano (1867), frutto di lungo ed amoroso lavoro. Prese parte nel 1831 alla riscossa e fu con Cristoforo Ferri nel Comitato Nazionale; falliti quei generosi tentativi, cadde in diffidenza del restaurato governo e dopo i moti di Romagna del ’45 fu costretto a tenersi nascosto in Fossombrone. Dal 1847 al 1849 fu colonnello delle milizie popolari; nel 1859 ebbe parte precipua nel movimento per l’annessione e resse col Conte Lodovico Bertozzi il Municipio; ma dovette poi rifugiarsi in Ravenna, donde fu chiamato nel 1860, insediato il nuovo Governo, dal Valerio come Commissario a Camerino e S. Severino e poi Consigliere Delegato di Prefettura in varie città e da ultimo a Pesaro» (A. Mabellini.)”. La prima edizione a stampa della Guida storico artistica di Fano è stata curata dalla Banca Popolare Pesarese nel 1981. A Giuseppe Tomassoni è stata intitolata una via con delib. cons. n. 308 del 29.12.1961(Fano, 1828—1894), patriota e combattente, partecipò a tutte le guerre per l’indipendenza, dal 1848 al 1870 e alla campagna di Crimea del 1855-1856. Maggiore dei bersaglieri. Medaglia d’argento al v.m., meritata il 24.6.1866 quale capitano nel 17° battaglione bersaglieri di Aichelburg.