Fano (PU) – La legge sull’accatonaggio e sull’abusivismo introdotta a Pesaro dal sindaco Matteo Ricci, non piace al direttivo provinciale di Fratelli d’Italia/Alleanza Nazionale.
“Basta girare per le nostre città – scrive il delegato provinciale Comparto Sicurezza FDI-AN, Stefano Pollegioni -, in particolare Pesaro e Fano, e non sarà difficile notare accattoni, parcheggiatori abusivi e nullafacenti, una piccola armata da cui non è difficile trovare manovalanza per il crimine. Purtroppo le normative nazionali sono assai carenti in tema di repressione”.
“In altre occasioni, FDI-AN della Provincia di Pesaro, aveva segnalato il problema dell’accattonaggio, ricordo che diversi mesi fa il Prefetto Luigi Pizzi indicò, pubblicamente, ai Sindaci che l’art. 54 del testo unico degli Enti Locali dava loro la possibilità di emettere una ordinanza specifica che consegnerebbe alle Forze dell’Ordine uno strumento giuridico per poter intervenire”
“Mi sento di dire che l’ordinanza, però, se non accompagnata da provvedimenti concreti di Polizia, come ad esempio il foglio di via dal territorio comunale e il controllo continuo da parte delle Forze dell’Ordine dei soggetti intenti a fare accattonaggio, non si renderebbe efficace”.
Sulle multe comminate a Pesaro e dichiarate dal Sindaco Ricci, Pollegioni afferma: “I verbali fatti a persone senza fissa dimora come in questi casi, sono solo carta sprecata che aumenta il lavoro degli uffici preposti perché non saranno mai pagati attivando così un iter specifico che penalizza le casse comunali. Inoltre – continua Pollegioni – la proposta dello stesso Sindaco di multare il cittadino che offre a richiesta il denaro, è impensabile per il fatto che non esiste un articolo di legge che vieta l’accattonaggio”
“Questa ordinanza che Matteo Ricci sta sbandierando ormai da tempo sta diventando una propaganda personale senza risultati. I cittadini vogliono vedere concretezza e non chiacchiere. Chiese, supermercati, piazze, parcheggi sono presidiati da persone che chiedono elemosina ma che agiscono integrati in una rete organizzata con capi ed esattori. Quello che una volta poteva essere visto solo come la presenza di qualche immigrato – accusa Pollegioni – ora è diventato un vero e proprio racket dove si spartiscono le zone”
“Sarebbe bene che Ricci – conclude la nota -, in qualità di vicepresidente nazionale del PD, invece di fare proclami faccia qualcosa di concreto, per dare strumenti efficaci alle Forze dell’ordine per combattere questo fenomeno che sta sfuggendo di mano e che non rende più la provincia quell’isola felice che era”.