Fano (PU) – Inevitabili le reazioni politiche dopo la firma del patto territoriale per lo sviluppo siglato ieri tra le città di Fano e Pesaro. Se da un lato c’è chi vede di buon occhio questa intesa, dall’altro c’è che la considera l’ennesimo segnale della supremazia politica di Pesaro nei confronti di Fano e chi definisce la Città della Fortuna un “quartiere” del capoluogo di provincia.
“A chi vogliono prendere in giro?” si chiedono Marta Ruggeri, Giovanni Fontana ed Hadar Omiccioli del Movimento 5 Stelle che continuano: “L’arretramento della ferrovia dalla costa all’entroterra, il completamento della Fano-Grosseto e una strada da 100 milioni che colleghi Fano e Pesaro sono opere faraoniche che si sa che non saranno mai realizzate. Su temi importanti come la sanità e la fusione Aset-Marche Multiservizi regna invece il temporeggiamento. L’incontro di ieri – concludono i grillini – è buono solo per una prima pagina sui giornali, ma senza ricadute concrete per i cittadini e segna la supremazia di Pesaro su Fano dal punto di vista politico: dopo aver spolpato Fano su sanità, trasporti e turismo, Ricci tiene buono al suo posto il nostro Sindaco Seri per evitare la crisi di giunta a Fano”.
“In una condizione normale – sottolinea il coordinatore di Fratelli d’Italia Fano, Stefano Pollegioni – si sarebbe dovuto dare il benvenuto a questo incontro invece la realtà è molto diversa come dimostrano i casi di sanità con il depotenziamento del Santa Croce e la vicenda della mancata succursale del Cecchi a Fano. Ora – ironizza Pollegioni – manca solo di svendere Aset, di ridimensionare il Carnevale e di spostare l’Area Vasta ad Urbino e poi Fano sarà definitivamente smembrata e diventerà un quartiere di Pesaro con la possibilità, forse, di partecipare al Palio dei Bracieri”.
Chi invece plaude a quest’accordo (e non sarebbe potuto essere altrimenti) è Ignazio Pucci, segretario del Pd: “In più occasioni – scrive – il Pd di Fano ha espresso la convinzione di superare logiche campanilistiche a favore di una politica di ambito territoriale più esteso che consenta una progettualità più efficace. Le città di Pesaro, capoluogo di Provincia, e di Fano, terza città delle Marche, rappresentano insieme una realtà territoriale di grande rilievo sul piano regionale, siamo pertanto convinti che con l’accordo sottoscritto possa cominciare un percorso politico nuovo che porti la nostra città ad elaborare e pianificare scelte importanti non in competizione con Pesaro ma in un confronto e in una collaborazione costruttiva”.
Dello stesso avviso è anche la Cna di Pesaro e Urbino: “Finalmente – dice il segretario Moreno Bordoni – si ragiona in un’ottica complessiva di territorio, di rete, lasciando da parte visioni antiche votate al puro localismo e a una visione ristretta della cosa pubblica. Su sanità, cultura, turismo, servizi e infrastrutture – conclude Bordoni – la nascita di un’alleanza tra i comuni di Pesaro e Fano non può che essere considerata un passo strategico per le imprese, la collettività, il territorio”.