Fano (PU) – Acquistare on line non sempre conviene. Per informazioni chiedere ai 4 fanesi vittime di altrettante truffe dopo aver acquistato su internet vari oggetti di elettronica e, in un caso, addirittura un’automobile.
Gli uffici del commissariato di Fano, guidato dal dirigente Stefano Seretti, sono stati presi d’assalto in questi giorni da ignari compratori che, visionando gli annunci sul web, avevano deciso di acquistare prodotti di elettronica (cellulare e due consolle per videogiochi di famosi marchi) a prezzi compresi tra 170 ai 250 euro, oltre ad un’autovettura presso un rivenditore locale del valore di 17mila euro.
In tre dei quattro casi il modus operandi era lo stesso: contatto iniziale via sms o whatsapp, invio di acconti o saldo mediante ricariche PostePay, generalità del fantomatico corriere false e prodotto mai consegnato.
Le indagini svolte dagli agenti del Commissariato di Fano sui tre casi di truffa di prodotti elettronici in questione, hanno portato all’identificazione dei tre responsabili, residenti in Piemonte, Marche e Campania, tutti già noti alle forze dell’ordine. Uno dei tre, addirittura, risultava già coinvolto in 69 casi di truffa analoghe.
Caso diverso quello riguardante l’acquisto di un’autovettura, una Fiat 500L sequestrata dagli agenti del Commissariato. Il veicolo veniva acquistato, in buona fede, da un rivenditore locale che, a sua volta, la rivendeva ad una fanese di 37 anni. Le indagini appuravano che l’auto era stata oggetto di furto nella città di Taranto e “ripulita” tramite punzonatura chimica riportante un diverso numero di telaio riferito ad una carta di circolazione anch’essa oggetto di furto, avvenuto a Roma, all’interno di un’autovettura dello stesso modello.
Si risaliva al modus operandi che prevedeva, inoltre, l’applicazione di targhe false, relative alla carta di circolazione sottratta, perfettamente clonate tanto da trarre in inganno anche esperti venditori di auto. Per tutti i passaggi di proprietà venivano utilizzati, inoltre, documenti d’identità anch’essi abilmente falsificati riportanti le generalità di ignari cittadini.
A seguito dell’attività investigativa, il truffatore che aveva venduto l’auto alla concessionaria locale, veniva identificato in un pugliese 34enne già conosciuto alle Forze di Polizia per aver compiuto numerosi reati analoghi in tutto il territorio nazionale e segnalato all’Autorità Giudiziaria pesarese per i reati di truffa aggravata, ricettazione, sostituzione di persona e riciclaggio.