Fano (PU) – “Il caos della sanità non è casuale, ma scientificamente e cinicamente organizzato”. L’attacco è di Lodovico Doglioni, commissario provinciale della Lega Nord che nella giornata di ieri si è trovato a fare i conti con i disagi della sanità locale tanto discussi in questi giorni: “Dopo la visita dal medico di famiglia, ho portato mio figlio al pronto soccorso di Fano per una sospetta appendicite, ma da li sono stato invitato a recarmi a Pesaro perché al Santa Croce non c’è un chirurgo. Arrivati a Pesaro, dove peraltro c’erano solo tre persone in attesa contro le oltre venti del nostro pronto soccorso, i medici hanno subito capito la gravità della questione e mio figlio è stato operato d’urgenza. Che a Fano, come mi hanno detto i medici a Pesaro, si intervenga solo per interventi di superficie è più che scandaloso. Siamo la terza città delle Marche. Se invece di abitare a Fano avessi abitato a Fossombrone, ospedale dove ormai non c’è più nulla, cosa sarebbe successo? Mi avrebbero sicuramente mandato a Fano, poi da li a Pesaro e intanto la situazione sarebbe diventata gravissima. I vari Ceriscioli, Capalbo e Di Bernardo – incalza Doglioni – stanno distruggendo gli ospedali di Fossombrone, Cagli e Sassocorvaro e tutto per la chimera dell’ospedale unico. La Lega Nord ha sempre combattuto questa riforma sanitaria, la tutela della salute non è di destra o di sinistra, è di tutti gli abitanti del nostro territorio, tutti la vogliamo più
efficiente ed efficace, così invece è tutto l’opposto”.