Fano (PU) – Un forte dolore al petto, poi la perdita dei sensi. Il disperato tentativo di rianimazione prima dei famigliari e poi del personale del 118 che per oltre 40 minuti ha cercato, invano, di strapparlo alla morte con l’uso anche del defibrillatore. Se n’è andato così, all’improvviso, nella sua abitazione di Via Ticino, Valerio Omiccioli, 53enne cuoco di Carrara di Fano, molto noto in città perché chef del Ristornate Trattoria Da Farina che gestiva da anni insieme ai genitori Giancarlo e Mirella e alla sorella Morena. Un destino beffardo e atroce quello della famiglia Omiccioli colpita da un altro tremendo lutto nell’agosto del 2001 quando l’allora poco più che ventenne Walter, fratello di Valerio, morì in un incidente stradale nei pressi di Ponte Sasso. Da quel giorno tutta la comunità di Carrara si strinse ancora attorno a Giancarlo e Mirella tant’è che in memoria del più piccolo dei fratelli Omiccioli da subito fu istituito un torneo di calcio nel parco di fronte al ristorante (poi trasformato in torneo di volley dal 2001), parco che da qualche anno porta proprio il nome di Walter. Per tutti questi motivi la notizia della morte improvvisa di Valerio ha scosso oggi l’intera comunità di Carrara che oltre ad apprezzare le doti umane (era donatore Avis) del non ancora 53enne (li avrebbe compiuti a marzo) da sempre apprezza le sue doti ai fornelli: Valerio, infatti, nella cucina della trattoria Da Farina era l’addetto alla macelleria e ai secondi e al suo fianco lavorava, oltre che la sorella Morena addetta ai primi, anche la moglie Emanuela che per prima l’altra notte ha dato l’allarme. Valerio, oltre alla moglie Emanuela, lascia anche due figli: Riccardo di 19 anni che si trovava in casa al momento dell’arresto cardiaco e Federica di 25 anni.