Fano (PU) – Sono lontani i tempi in cui le disponibilità economiche e finanziare le permettevano di erogare anche 2 milioni di euro l’anno, per cui con meno fondi a disposizione è necessario apportare tagli e prendere decisioni, sempre però nell’ottica di fare del bene alla collettività. La Fondazione Cassa di Risparmio di Fano ha presentato il Documento Programmatico Previsionale (D.D.P.) che, al netto di riserve, spese, oneri fiscali e accantonamenti previsti per legge, prevede per l’anno 2019 l’erogazione di 730mila euro. La cifra, in linea con quelle degli ultimi anni ma ben inferiore a quella del passato, sarà suddivisa in 5 settori.
La fetta più grossa della torta sarà destinata ad arte, servizi e beni culturali: i 222mila euro previsti serviranno per proseguire l’attività all’interno del Sistema Museale di Palazzo Bracci Pagani e in tutti gli altri palazzi e sale di proprietà della Fondazione che vengono messi a disposizione gratuitamente per eventi di vario genere. Nel 2018, 10 sono state le mostre allo Spazio Espositivo Pagani, 4 alla Diana Art Gallery, 13 gli eventi e i concerti alla Corte del Nespolo, 39 quelli alla Pinacoteca San Domenico e per 35 volte la sala di rappresentanza di Via Montevecchio è stata utilizzata per incontri o presentazioni.
Confermati, anche se non si ancora bene se alle stesse condizioni, i contribuiti per il Teatro della Fortuna e per manifestazioni come il Carnevale, Passaggi, Fano Jazz. Il 22,6 % delle risorse invece, pari a 165mila euro, andrà al settore Educazione, Istruzione e Formazione. Confermati i 140euro per Fanoateneo, quindi per l’università a Fano che proprio tra qualche giorno festeggerà il decimo compleanno, mentre i restanti 25mila saranno suddivisi tra le 16 scuole di musica presenti sul territorio. Menzione a parte per i 200mila euro stanziati per il settore Famiglia e Valori Connessi e Assistenza agli Anziani, con la fondazione che ha da poco ratificato il contratto per l’acquisto della nuova piscina.
Su questo punto il presidente Fabio Tombari è categorico: “Non mi si venga a dire che abbandoniamo i vecchi vendendo la Casa Don Tonucci per accontentare i giovani costruendo la piscina. Il finanziamento del nuovo centro natatorio – spiega – rientra in un progetto complesso che prevede sì la vendita della Don Tonucci ma per farci un’altra struttura con il doppio di posti letto ed una Rsa che a Fano mancava, oltre che una piscina che la fondazione concederà in usufrutto al Comune per 30 anni”. Della piscina si parlerà nel dettaglio i prossimi giorni mentre è già certo che al settore Volontariato, Filantropia e Beneficienza andranno 130mila euro contro i 180mila dello scorso anno con la concreta possibilità che vengano diminuite le elargizioni alla Caritas in quanto con i nuovi provvedimenti annunciati dal governo (vedi Reddito di Cittadinanza), associazioni del genere avranno sicuramente più fondi rispetto ad una normale onlus locale. 15mila euro infine saranno destinati all’ambiente e nello specifico al Lago Vicini gestito dall’associazione Argonauta. Nessun euro a bilancio invece per la sanità e questo perché i pochi fondi a disposizione sarebbero irrisori per l’acquisto di macchinari e perché negli anni la finanza pubblica regionale ha destinato risorse sempre maggiore alle strutture sanitarie tant’è che, a differenza del passato, non sono pervenute richieste.