Fano (PU) – Interrogazioni approvate all’unanimità dal consiglio comunale ma apparentemente finite nel dimenticatoio. E’ questo il timore del Movimento 5 Stelle di Fano che torna su due temi affrontati già in passato per sapere a che punto è l’iter di messa in pratica.
“In data 27 aprile – scrivono i grillini – il consiglio ha approvato all’unanimità una nostra mozione in cui chiedevamo di avviare immediatamente ogni attività necessaria a giungere all’adozione del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) e destinare una parte dei proventi annuali derivanti dai permessi di costruire e dalle sanzioni in materia urbanistica ed edilizia, alla realizzazione di interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche”. A distanza di cinque mesi, attraverso un’interrogazione, i pentastellati chiedono “se gli Uffici preposti hanno iniziato l’analisi e lo studio del P.E.B.A., a che punto sono le variazioni dei regolamenti del commercio per obbligare chi inizia una nuova attività ad eliminare qualsiasi barriera architettonica e se sono già state accantonate delle somme per poter eventualmente effettuare già alcuni interventi anticipando anche l’elaborazione definitiva del P.E.B.A”.
Di mesi dall’altro argomento in oggetto ne sono passati addirittura 26, vale a dire l’ampliamento del servizio di invio fatturazione elettronica da parte di Aset: “Oltre a questo – riprendono Marta Ruggeri, Hadar Omiccioli e Giovanni Fontana – avevamo chiesto a febbraio 2015 di costituire, con il risparmio ottenuto dall’invio di fatture elettroniche, un fondo di solidarietà da utilizzare per garantire il diritto all’acqua, nella quantità raccomandata dall’OMS (50 litri giornalieri a testa per l’alimentazione e l’igiene personale), ai cittadini incolpevolmente morosi; in data 14 luglio 2015, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la mozione in parola modificandola nel secondo punto decidendo di ‘utilizzare il risparmio ottenuto aumentando il fondo di solidarietà per garantire il diritto all’acqua nella quantità raccomandata dall’O.M.S. (50 litri giornalieri a testa per l’alimentazione e l’igiene personale) ed ai cittadini incolpevolmente morosi’. E’ mai stata sollecitata Aset in tal senso?” Questa la domanda posta oggi a sindaco e giunta.