Fano (PU) – Per vedere da vicino come funziona un digestore anaerobico, nei giorni scorsi una delegazione fanese è partita alla volta di Faedo (Tn) per visionare un impianto analogo a quello che dovrebbe sorgere in zona (ancora mistero sull’ubicazione). Tra i membri della “spedizione” anche la consigliera comunale di Noi Città Barbara Brunori che affida a facebook il suo pensiero: “Abbiamo trovato un impianto pulito, inodore all’esterno e ben organizzato – scrive -. Nessuna fuoriuscita di cattivi odori. Da questo processo che lavora sia gli scarti da cucina sia il verde, si genera sia il biogas che anidride carbonica ed anche un fertilizzante. L’impianto viene costantemente sottoposto ad analisi per quanto riguarda emissioni odorose, produzione di rifiuti, scarichi idrici e inquinamento del suolo, rumore, emissione di polveri in atmosfera, stabilità e sicurezza geologica, utilizzo risorse naturali ed energetiche, trasporti, impatto visivo e i risultati rientrano sempre nei parametri. Attualmente Fano trasporta l’umido in Romagna, con la realizzazione di questo impianto all’avanguardia avremo un investimento importante ma che a noi cittadini porterebbe uno sgravio economico direttamente in bolletta dovuto al risparmio dei costi di trasporto del materiale stesso. Pertanto sono favorevole a realizzarlo sul nostro territorio perché la nostra città per crescere ha bisogno di evolvere anche nel servizio”.
Impianto utile e sostenibile anche per il Pd Fano: “Sia i prodotti lavorati – si legge in una nota -, biogas e compost di ottima qualità, sia gli scarti, possono essere immagazzinati e destinati a numerosi scopi utili e rispettosi dell’ambiente. Aset ha valutato l’impatto finanziario, come fa qualsiasi società seria, per migliorare i servizi riducendo i costi. Il digestore anaerobico è una tecnologia all’avanguardia e consolidata, già adottata da diversi paesi di tutto il mondo, a discapito di chi preferisce creare facili allarmismi con voci prive di fondamento come accade nella nostra città”. 3 gli aspetti di cui occorre tener conto per il Pd: “Localizzazione, favorendo il nostro territorio comunale ma coinvolgendo nella decisione, provincia e Comuni e, ovviamente, la cittadinanza; dimensioni dell’impianto, che deve necessariamente tenere conto delle esigenze dell’intera provincia (e non regionale come qualcuno strumentalmente racconta); investimento: vista la previsione di spesa, devono essere valutati con serenità eventuali altri partner interessati all’investimento a partire da Marche Multiservizi. Le moderne tecnologie – conclude la nota – sono una risorsa ed invece vengono presentate come ‘minacce’ da chi, non avendo argomenti o proposte cerca di creare nella città timori e tensioni che non hanno nessun elemento di verità”.
Sono annunciati per i prossimi giorni degli incontri informativi per la cittadinanza.