Fano (PU) – La problematica della moria di pesci al Canale Albani ha visto l’Assessorato all’Ecologia Urbana del Comune di Fano attivarsi nella giornata di domenica 17 giugno non appena ricevuta segnalazione, mettendosi immediatamente in contatto con l’ENEL GREEN Power, l’ASUR e l’ARPAM.
“Pur non avendo gli elementi sufficienti a definire le cause della morte degli animali – scrive in una nota l’assessore all’Ecologia Urbana, Samuele Mascarin -, memore di una problematica analoga che si era verificata negli anni scorsi, si è allertata subito l’ENEL affinché aprisse la chiusa di Tavernelle per inviare acqua all’interno del canale, con lo scopo di aumentare la quantità di ossigeno disciolto. E’ stato altresì preso contatto con l’Arpam, che nella notte fra sabato e domenica aveva effettuato i prelievi dell’acqua per valutare la presenza di eventuali sostanze tossiche, e con l’ASUR-Servizio Veterinario che nel primo pomeriggio di ieri ha effettuato il prelievo di alcune carcasse dei pesci da inviare all’Istituto Zooprofilattico per valutare le cause della morte degli animali. Sebbene i risultati completi delle indagini chimico-fisiche si avranno tra qualche giorno, pur non potendo escludere del tutto la presenza di sostanze tossiche, si sa già che la concentrazione di ossigeno nell’acqua misurata dall’Arpam era bassisima, tale da giustificare la morte dei pesci. Al momento, suffragati dai pareri informali degli organi tecnici, si ritiene che la bassa percentuale di ossigeno sia conseguente a una serie di concause: l’acqua stagnante, il forte caldo e l’acquazzone che la notte tra venerdì e sabato ha scaricato nel canale le acque di prima pioggia molto concentrate, derivanti dal dilavamento delle strade e dei campi ove si sono accumulati inquinanti a causa del precedente periodo siccitoso”.
“L’Enel Green Power – aggiunge – ha attivato una squadra di 6 addetti che già da stamattina sta procedendo al recupero delle carcasse ed ha altresì concordato lo smaltimento delle stesse tramite ditta autorizzata entro la mattinata di domani. Purtroppo i cambiamenti climatici in atto, con l’alternanza di periodi di siccità e di bombe d’acqua, potrebbero nel futuro determinare nuovamente problematiche analoghe, i cui danni si possono contenere solo qualora si intervenga tempestivamente: per questo è necessario che in simili casi i cittadini avvertano subito e direttamente il Comune di Fano, affinché non si perdano ore preziose”.