Fano (PU) – Sempre di più e con problematiche sempre maggiori. Il report della Caritas diocesana sulle richieste d’aiuto pervenute nel 2017 fotografano un quadro preoccupante della società attuale, con intere famiglie che si rivolgono al centro di ascolto per i più svariati problemi. 771 sono state le persone incontrate, circa 100 in più del 2016, con una leggera predominanza degli stranieri (52%). “L’anno 2017 è stato particolarmente impegnativo – ha sintetizzato il direttore, Angiolo Farneti – con un aumento del numero delle richieste e della gravità e complessità delle situazioni di povertà incontrate, in gran parte cronicizzate. Per sostenere tutte le attività – ha sottolineato Farneti – sono stati spesi 625mila euro di cui quasi 412mila solo per la promozione umana”.
Italiani, stranieri, uomini, donne, singoli o interi nuclei famigliari. Le persone che si rivolgono alla Caritas appartengono a tutti i ceti sociali e fanno emergere un dato, quello che i vari strumenti di contrasto alla povertà adottati dai governi ancora non stanno producendo i risultati sperati. 83 sono stati i nuclei aiutati nella ricerca di una casa o nel pagamento dell’affitto, 75 le persone aiutate a cercare un lavoro e 33 i richiedenti asilo. Per soddisfare tutte queste richieste, fondamentale è il lavoro dei volontari, anche loro in aumento: 35 quelli in campo nel 2017 grazie a due bandi per un totale di 3845 ore di servizio, volontari che lavorano in equipe tra loro e in collaborazione con enti pubblici e privati “perché – ha spiegato Farneti – non ci interessa avere il primato di associazione che aiuta di più ma vogliamo il benessere del prossimo e per farlo è importante crescere e migliorare continuamente le collaborazioni” (222 gli incontri di confronto nel 2017 con enti pubblici e privati).
Importante anche l’aspetto sanitario del sostegno portato da Caritas grazie al progetto S.O.S. – Servizi Orientamento Salute”: 85 sono state le persone prese in carico con problematiche socio-sanitarie di cui 37 in completa assenza dei requisiti d’accesso al Sistema Sanitario Nazionale per un totale di 321 interventi. Oltre al direttore Farneti sono intervenute Stefania Poeta, responsabile Area Promozione Umana, Michela Pagnini, responsabile Area Pace e Mondialità e Laura Paolini, responsabile dell’Area Giovani e Volontariato.