PESARO – “Ti è piaciuto il giochetto?”. È questa la frase che un ragazzo di Pesaro si è sentito pronunciare al telefono a seguito di un incendio nella sua abitazione.
Peccato che in quel momento, in vivavoce, stessero ascoltando anche gli agenti della Squadra Volante di Pesaro.
L’episodio è avvenuto nella notte tra il 22 e 23 aprile scorso, quando alla sala operativa della questura è arrivata una segnalazione di un furto. Immediato l’intervento della volante che, una volta giunta sul posto, si è accorta che la situazione era ben diversa.
Forse per paura, la ragazza che aveva chiamato la questura, aveva omesso di dire che 3 ragazzi (1 italiano e 2 albanesi), poco prima avevano lanciato contro la finestra dell’abitazione dove lei vive con il fidanzato, un bussolotto con materiale infiammabile.
Spento l’incendio grazie ai vigili del fuoco di Pesaro, gli agenti hanno chiesto spiegazioni alla giovane che nel frattempo era stata raggiunta dal fidanzato. E’ in quel momento che il ragazzo è stato raggiunto dalla telefonata minatoria. I poliziotti dopo aver ascoltato la chiamata in vivavoce, hanno suggerito al giovane di organizzare un incontro nella loro abitazione.
Gli agenti si sono poi appostati in attesa dell’arrivo dei 3 e al primo cenno di violenza, tra cui anche minacce di morte, sono usciti allo scoperto e li hanno arrestati. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine gli aggressori hanno continuato ad inveire contro la coppia. All’interno del giardino è stato poi ritrovato un coltello fatto precedentemente cadere da uno dei 3.
Ad innescare la lite potrebbero essere stati rancori relativi a storie di ex. Gli arrestati, tutti pluripregiudicati, sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria che li ha condannati ai domiciliari.