Fano (PU) – Le due macchine dei carabinieri che giovedì sera si erano fatte largo tra la folla per arrivare a ridosso dell’ingresso erano forse un segnale che di li a poco sarebbe successo qualcosa. “Un semplice controllo” era la voce che stava circolando ed in effetti di controllo si è trattato anche se le conseguenze sono state molto più pesante di quanto ci si aspettasse. Musica ancora spenta allo Chalet del Mar (e questa volta anche all’Arzilla Beach Village) che torna così in regola “solo” per 197 persone e non per le 1250 come prevista dal permesso temporaneo concesso per la settimana di ferragosto.
Intanto, mentre Chalet del Mar e Arzilla Beach Village comunicano di aver avviato le pratiche legali per il dissequestro della consolle, a scatenarsi oggi sono le forze politiche di minoranza: “Siamo nel pieno della stagione turistica e assistiamo – scrivono i consiglieri comunali Marianna Magrini e Gianluca Ilari (Progetto Fano), Stefano Mirisola (Forza Italia), Davide Delvecchio (UDC) e Luca Serfilippi (La Tua Fano) – alla peggiore delle situazioni in cui una città che intende puntare sul turismo si possa trovare. Sia chiaro – continuano i consiglieri – le regole se ci sono e sono ‘ben scritte’ vanno rispettate, da tutti, ma l’amministrazione dovrebbe permettere ai privati di lavorare serenamente. Ci chiediamo cosa stano facendo sindaco e giunta (e lo faremo tramite un’interrogazione), se sono tutti in vacanza oppure intendono prendere di petto la situazione e sbloccarla subito, chiarendo una volta per tutte come stanno le cose e aiutando i privati che intendono tener viva e attrattiva la nostra città. Con tutti questi divieti in questo ‘clima di terrore’ – conclude il centrodestra – non meravigliamoci se i giovani preferiscono spostarsi altrove”.
Secondo il Movimento 5 Stelle, invece, il problema sta a monte e a causarlo sarebbero state l’attuale e la precedente amministrazione: “Permessi temporanei e mancati controlli – scrivono Hadar Omiccioli, Marta Ruggeri e Giovanni Fontana – ma mai che si fosse affrontato il tema della sicurezza nei locali nel modo giusto. Quale imprenditore oggi avrebbe il coraggio di investire sulla movida fanese dopo tutto quello che è successo, con permessi concessi e poi revocati?. Ora gli ex assessori si indignano per questa situazione che essi stessi hanno contribuito a far nascere e il sindaco ci dirà che ‘ha fatto tutto il possibile” ma non è più tempo delle polemiche – concludono – è bene che l’amministrazione pianifichi e metta nero su bianco tutto quello che c’è da fare per avere una prossima stagione estiva viva e attrattiva. Solo così potremmo essere certi di essere pronti per giugno 2018”.