Fano (PU) – “Doveva essere pronta per Pasqua, ma di che anno?” A porsi la domanda sono i consiglieri di Fano a 5 Stelle Hadar Omiccioli, Marta Ruggeri e Giovanni Fontana e oggetto del quesito è la pista ciclabile Fano-Fenile, che ad oggi risulta essere ancora una grande incompiuta.
“Nel 2016 Seri ha avuto 16 milioni di euro da spendere fuori dal patto di stabilità – scrivono i consiglieri – ma solo pochi euro sono stati investiti su alcuni spezzoni di piste ciclabili. Per meglio capire quello che può provare un cittadino fanese prendiamo un esempio di chi abita a Fenile e vorrebbe, visto che la primavera è arrivata, raggiungere in bicicletta a Fano. Abbiamo provato a percorrerla partendo da Via del Mulino e dopo un bel tratto rettilineo ecco il primo inghippo: la pista si interrompe sul ponte dell’autostrada”.
“Siamo costretti a scendere – spiegano i grillini – e ad attraversare, senza strisce pedonali, in un tratto di curva pericolosissimo. Andati nell’altro lato di marcia, prima di ricongiungersi alla pista occorre di nuovo riattraversare la strada, sempre tra mille pericoli. Bene, dopo aver salvato di nuovo la vita, siamo nei pressi di Fano. In un incrocio pericoloso, nei pressi di un grande quercia, una rete di un giardino non permette di vedere sopraggiungere le eventuali auto da una strada laterale e poco dopo la pista si interrompe di nuovo: stavolta abbiamo un semaforo a chiamata per poter attraversare la strada. Peccato che ad oggi la chiamata è disattivata”.
“Dopo aver attraversato, ci rimane l’ultimo tratto di pista ciclabile che termina in uno degli incroci più pericolosi di Fano, tra via Fornace e via Trave. Secondo noi – conclude la nota – questo è l’esempio del pressapochismo e della mancanza di visione unitaria della giunta Seri”.