Fano (PU) – “Sono tornato adesso dal cimitero, dalla commemorazione cittadina di morti e caduti, presenti il vescovo e il Sindaco. Come ogni anno sento il dovere interiore di denunciare ancora una volta l’assenza totale di giovani. Non c’era un giovane sotto i 30-35 anni (almeno che io abbia visto), se eccettuiamo il giovane trombettiere che ha suonato il silenzio”. Sono parole dell’ex parroco del Porto, Primo Ciarlantini che, dopo aver affisso un cartellone di 2 metri per 50 centimetri sul portone del duomo, in cui ha elencato in 32 punti la sua riforma della chiesa cattolica, torna a parlare dell’ormai difficile rapporto tra i giovani e il mondo ecclesiastico. “Il vescovo – continua Ciarlantini – che ha parlato meravigliosamente ai presenti, con tenue e signorile velatezza ha detto testualmente ‘anche i giovani, senza accusarli, se frequentassero di più i giardini della morte forse avrebbero più competenza nella vita’. Ricordo un’altra sua espressione di anni fa: ‘una memoria non celebrata è una vita comunitaria già morta’. Dove sono tutti i giovani cristiani, quelli delle manifestazioni giovanili e dei locali pieni alla sera di Halloween? Dove erano ieri, celebrazione stupenda della nostra vocazione ad una comunità eterna, festa di Tutti i Santi (nelle chiese al mattino si contavano su una mano), dove erano oggi, loro che sono le nostre forze nuove, la voce e la presenza del nostro futuro? Mi aspetto di vedere un articolo dell’Azione Cattolica che sui giornali ha detto in questi giorni che i cattolici non devono più demonizzare qualunque espressione di festa (credo si riferissero appunto ad Halloween). Mi aspetto di sentir dire da loro che non abbiamo nulla contro le feste, ma prima, per noi credenti, viene il Signore e la sua comunità. E invece l’assenza è desolante”.