Per investire nel migliore dei modi i propri risparmi molte persone si sono rivolte ai cosiddetti beni-rifugio, materie prime il cui valore è sempre stato costante negli anni e piuttosto indipendente dalle variabili di mercato che condizionano altri strumenti finanziari come azioni, obbligazioni, Titoli di Stato e fondi di investimento.
Tra questi beni-rifugio trovano naturalmente un ruolo di primo ordine l’oro e l’argento, i quali hanno però caratteristiche molto diverse l’uno dall’altro.
Chiaramente l’argento ha un valore minore rispetto a quello dell’oro, data la maggiore disponibilità di estrazione e la minore rarità che lo contraddistingue in natura.
Tuttavia proprio come l’oro anche l’argento può essere reperito sotto forma di lingotto, ovvero nella forma più pura e non lavorata.
Infatti l’argento che troviamo nei gioielli e in altri oggetti non può essere puro ma combinato con altri materiali, proprio come l’oro. Queste due materie prime infatti non sono malleabili e non possono essere lavorate singolarmente.
I lingotti di argento hanno un grado di purezza di 999/1000, mentre quello dell’oro è di 1000/1000. I lingotti costituiscono una valida ipotesi per chi intendesse investire in oro e argento, ma devono essere conservati con cura e in appositi spazi per non rovinarli e veder diminuire il loro valore effettivo.
L’investimento in oro o argento può essere effettuato anche senza acquistare materialmente quantità fisiche di queste due materie prime, infatti sono entrambi quotati sui mercati finanziari.
Anche se il valore di un prezzo di mercato varia continuamente per via del naturale incontro tra domanda e offerta il rapporto approssimativo tra argento e oro può essere calcolato come uno a cento.
Nel caso si decida di comprare oro o argento con obiettivi di investimento deve essere naturalmente considerato l’andamento dei valori di mercato dei due metalli per eccellenza.
La caratteristica comune dell’andamento storico di queste due materie prime è costituita dai lunghi trend delle rispettive quotazioni, anche se non sono rare le fasi di elevata volatilità.
L’acquisto di oro e argento viene spesso (e giustamente) considerato come una valida protezione per mettere al riparo i risparmi dalle ondate di crisi periodiche che affliggono l’economia. E’ chiaro infatti che in un periodo di recessione economica investire su oro o argento è più prudente rispetto all’acquisto di azioni o quote di fondi di investimento.
L’andamento indipendente del valore di questi due metalli è stato lampante in occasione della crisi del 2008, in cui la quotazione di oro e argento è schizzata alle stelle mentre le società bancarie e non di mezzo mondo stavano letteralmente attraversando un epocale inferno.
In questo periodo entrambi i metalli stanno attraversando una fase di stabilità.
Diventa dunque necessario individuare e analizzare con esattezza la fase di mercato corrente per capire se può essere remunerativo procedere all’acquisto di oro o argento, e conoscere le commissioni di acquisto e di vendita richieste dagli intermediari finanziari a cui ci rivolgiamo sia nel caso di acquisto fisico che virtuale di queste materie prime.
Il loro status di materie rare consente tuttavia a esse di mantenere nel tempo un valore elevato, staccato da quello che può avvenire di positivo o di negativo nelle quotazioni degli altri settori nei mercati finanziari.