Fano (PU) – Nei giorni scorsi l’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) si è pronunciata sulla segnalazione del 4 aprile del Movimento 5 Stelle, riconoscendo che il Comune di Fano e Aset Spa hanno asservito la propria comunicazione istituzionale per fare propaganda elettorale.
“E’ stato il coronamento – scrive il M5S – di una campagna elettorale segnata da abusi e scorrettezze. I fanesi hanno dovuto sopportare la diffusione di comunicati stampa con toni da Istituto Luce, la pubblicazione di post celebrativi su Facebook, tra i quali si sono distinti quelli del presidente di Aset Reginelli condivisi quasi quotidianamente nei gruppi più frequentati e l’organizzazione di eventi finalizzati a incensare l’operato del sindaco uscente. Il tutto, si badi bene, utilizzando risorse pubbliche, perché altrimenti non ci sarebbe stato nulla da eccepire. L’amministrazione guidata da Seri è recidiva in questo senso: si tratta infatti della terza volta che viola la legge, dopo le elezioni regionali del 2015 e le politiche dello scorso anno. Stavolta, in occasione delle elezioni comunali, ci sono voluti quasi due mesi per vedere accolte le nostre ragioni. Nonostante l’ampio anticipo della nostra segnalazione, l’Agcom non è riuscita a pronunciarsi in tempo per il primo turno del 26 maggio, a causa di una lentezza anomala, per non dire sospetta, della fase istruttoria condotta dal Corecom di Ancona, presieduto dall’ex sindaco Carnaroli. Senz’altro valuteremo di sottoporre questo comportamento inaudito all’attenzione delle autorità competenti”.
La sanzione irrogata dall’Agcom è di tipo reputazionale e consiste nella semplice pubblicazione di un messaggio sulle home page dei siti e sulle pagine social istituzionali, “tuttavia – proseguono i grillini – potrebbe facilmente trasformarsi in un salasso compreso tra 10.329 e 258.228 euro, a carico del bilancio comunale, qualora i nostri amministratori si ostinassero a non pubblicare tale messaggio per esteso, rimpiazzandolo con un link generico come purtroppo sta avvenendo ora. Sorvoliamo poi sull’ipocrisia del centrodestra, che oggi strumentalizza a proprio favore una nostra iniziativa politica, quando ricordiamo a tutti l’assoluta disinvoltura con cui la loro giunta inviava nelle case dei cittadini fanesi un numero auto-elogiativo di ‘Fano Stampa’ a ridosso delle elezioni. Per fare campagna elettorale, Seri ha utilizzato una pagina Facebook che fino a qualche mese fa era gestita con soldi pubblici da un’agenzia di comunicazione che ne ha aumentato sensibilmente la popolarità. Abbiamo assistito ad aule studio gestite abusivamente da organizzazioni giovanili di partito, all’utilizzo illegittimo di bacheche pubbliche per l’affissione di volantini elettorali, alla concessione di contributi a favore di associazioni riconducibili ad alcuni candidati, alle cene pagate nei club anziani.Si tratta di piccoli episodi che, considerati nel loro insieme, restituiscono un modo di fare politica che non conosce scrupoli etici né il senso del pudore”.