Fano (PU) – “Chiediamo ad Amerigo Varotti e alla dirigenza della Confcommercio provinciale di allontanare i suoi esponenti fanesi. Vogliamo persone nuove e competenti. Quelle che ci sono oggi non ci rappresentano e, soprattutto, non fanno nulla per la città”.
Sbotta Filippo Bacchiocchi, presidente del comitato Apriamo il Centro dopo aver letto le dichiarazioni di Francesco Mezzotero, direttore della Confcommercio Fano che ieri su Fanoinforma aveva criticato le sue affermazioni sullo spostamento degli eventi estivi dalla Corte Malatestiana. “Ho dedicato tempo, energie e, a volte, anche soldi – dice Bacchiocchi – per cercare, insieme ai miei colleghi, di dare nuova vita, di riqualificare e di creare una comunità del centro storico.
Quando 5 anni fa il comitato si costituì raccogliemmo 262 adesioni per le spese delle luminarie natalizie; la Confcommercio ne riusciva a ricevere solo 80. Abbiamo organizzato le aperture serali senza prendere i contributi che le associazioni di categoria ricevevamo abitualmente da Amministrazione e sponsor senza far nulla. Da tre anni organizziamo la Festa di Borgo Cavour nell’omonima via. Abbiamo cercato di chiudere al traffico via Nolfi, l’estate scorsa, per dare anche a quei negozianti, l’opportunità di far festa. Siamo gli unici intermediari tra gli esercenti e l’Amministrazione come dimostra la riunione di ieri convocata in Comune per parlare dell’organizzazione della Notte Rosa a cui Confcommercio non ha partecipato. Che facciano il loro lavoro: dare l’opportunità di lavorare. C’è rimasto solo il commercio e non l’hanno capito”.
A fianco di Bacchiocchi anche Rodolfo Taussi che ricorda: “Come comitato abbiamo creato la Notte dei Saldi senza chiedere nulla a nessuno. Ad oggi è l’unica iniziativa del genere che funziona, porta gente in città e fa girare un po’ l’economia”.
Antonella Ago, del direttivo aggiunge: “Tutto quello che facciamo – le mille telefonate, gli incontri in Comune, il presentare moduli e richieste (come il Patrocinio per la Notte Rosa e la Notte dei Saldi che permetteranno a ciascun singolo commerciante di ridurre al 20% le spese per l’occupazione del suolo pubblico), proporre iniziative e coordinarci – lo facciamo per amore per la città.
Non riceviamo alcun rimborso. Abbiamo scelto di non far pagare quote d’iscrizione al comitato per non gravare ulteriormente i commercianti a cui chiediamo contributi solo in occasione degli eventi. Non si può dire lo stesso di Mezzotero, che riceve uno stipendio dalla Confcommercio”.