Fano (PU) – La prossima amministrazione che guiderà la città di Fano si troverà a collaborare con i Consigli di Quartiere, lo strumento partecipativo (sorto sulle ceneri delle ex circoscrizioni) il cui regolamento sarà portato all’approvazione del consiglio comunale di mercoledì. A distanza di tre giorni dall’annuncio dato alla stampa dal sindaco Massimo Seri e dall’assessore Samuele Mascarin, interviene il Movimento 5 Stelle che vede nell’approvazione da parte della giunta del sopracitato regolamento “solo un contentino che il sindaco ha voluto dare a Mascarin al fine di ottenere l’appoggio alle prossime elezioni”.
Il duro attacco è poi motivato da diverse criticità che secondo il M5S avrebbero i Consigli di Quartiere: “L’unica differenza dalle circoscrizioni – scrivono Hadar Omiccioli, Marta Ruggeri e Giovanni Fontana – è che non possono avere per Legge fondi autonomi a disposizione e non possono esprimere pareri vincolanti. Oltretutto c’è una forte connotazione di controllo politico, visto che è prevista la ‘nomina’ di 3 componenti permanenti in ogni su proposta della Giunta Comunale. Costo totale di questo inutile carrozzone? Circa 70 mila euro. Noi come Movimento siamo favorevoli a nuove forme per favorire la partecipazione dei cittadini alla vita politica ed amministrativa della città e a costo zero. Tutte già inserite nel nostro programma, come il ‘Question-time del Cittadino’ in cui si dà la possibilità di interpellare la giunta su argomenti di rilevanza generale, connotati da urgenza o particolare attualità politica, riguardante comunque problematiche inerenti il territorio comunale e/o aventi influenza sullo stesso.
Oppure – conclude la nota – come il Bilancio Partecipativo con cui si decide di mettere a disposizione del quartiere una somma che i cittadini decidono come spendere in base alle priorità individuate dagli stessi”. L’iter per l’approvazione del regolamento parte dunque in salita e appare evidente come i pentastellati mercoledì votino “no” alla sua approvazione in consiglio comunale.