Fano (PU) – Consiglio comunale a colpi d’orologio. Dopo il rinvio della seduta di mercoledì per l’uscita dall’aula dell’opposizione (in protesta nei confronti di 4 esponenti della maggioranza che erano in ritardo) e la conseguente mancanza del numero legale, ieri altra serata che entrerà nella storia della legislatura fanese.
Alle 18.30 in punto, orario della convocazione dell’assise, la maggioranza era tutta regolarmente sui propri banca e la presidente Carla Cecchetelli, attendendosi scrupolosamente al regolamento (senza quindi attendere la classica mezz’ora) ha dato il via alla seduta senza che in aula ci fossero i consiglieri di opposizione che, arrivati verso le 19, hanno visto 5 delibere già approvate, tra cui quella relativa all’aumento delle tariffe dei parcheggi e se ne sono andati per protesta.
Tutto irregolare secondo le opposizioni, che minacciano di fare ricorso al Prefetto. Tutto a norma per la maggioranza che ha solo applicato alla lettera il regolamento, come del resto consigliatole il giorno precedente dall’opposizione.
Oltre alla questione “temporale”, il dilemma è anche sulla legittimità o meno delle delibere approvate che in realtà erano all’ordine del giorno della seduta di mercoledì e non di quella di ieri: “Non si può fare” tuona l’opposizione. “Si può fare” replica la maggioranza “in quanto sulla convocazione era specificato che i punti all’ordine del giorno eventualmente non trattati nella seduta precedente sarebbero stati discussi in quella successiva”.
La serata di ieri si è conclusa con il classico brindisi augurale di fine anno (senza però i membri dell’opposizione) e con una doppia conferenza stampa: la prima di Lega, Fano Città Ideale e Movimento 5 Stelle, forze politiche “indignate” per il comportamento della maggioranza e della presidente del consiglio. La seconda del sindaco e dei capigruppo di maggioranza, a loro volta “indignati” per l’atteggiamento avuto la sera prima dall’opposizione.