Fano (PU) – Luca Serfilippi (Lega), Lucia Tarsi (Fano Città Ideale) e Tommaso Mazzanti (Movimento 5 Stelle), sono stati ricevuti questa mattina dal prefetto di Pesaro-Urbino, Vittorio Lapolla. L’incontro ha fatto seguito alla lettera che le opposizioni fanesi hanno inviato allo stesso Lapolla lo scorso 23 dicembre nel quale denunciavano presunte irregolarità nel consiglio comunale del 19 dicembre, quello per intenderci iniziato con una puntualità svizzera e senza aspettare i consiglieri della minoranza i quali, arrivati in aula, avevano già visto approvate 5 delibere.
“L’incontro – scrivono i tre consiglieri – si è svolto in un clima molto sereno e costruttivo, in cui abbiamo esposto la cronaca dei fatti e le irregolarità che abbiamo riscontrato sia nei consigli comunali del 18-19 dicembre, sia più in generale nella conduzione dei lavori nel corso dell’attuale consiliatura. Il Prefetto ci ha informato che ha già avviato l’istruttoria e prenderà seriamente in considerazione le questioni da noi sollevate. Ringraziamo per la tempestiva disponibilità e l’attenzione con cui il Prefetto ha ascoltato le nostre istanze, riservandosi di assumere iniziative in base alle prerogative attribuitegli dalla legge”.
Nella lettera prima e di persona poi, i tre esponenti dell’opposizione, in rappresentanza anche dei loro colleghi, hanno sottolineato come nella seduta del 19 dicembre la presidente del consiglio ha disatteso la consuetudine storicamente consolidata di avviare la seduta con un ritardo di trenta minuti rispetto all’orario riportato nella convocazione, senza previamente informare né l’ufficio di presidenza, né la conferenza dei capigruppo, né tantomeno i singoli consiglieri appartenenti ai gruppi consiliari di minoranza.
“Nel recente passato – si legge nella lettera – interpellata a questo riguardo, la presidenza ha informalmente giustificato tale consuetudine in base a una libera interpretazione dell’articolo 61 del regolamento di organizzazione e funzionamento del consiglio comunale, facendo in modo che fosse ritenuta di valore cogente dalla generalità dei consiglieri, anche in virtù della sua ripetizione costante in un periodo temporale prolungato. La presidente del consiglio non si è curata di informare i consiglieri di minoranza rispetto all’intendimento di apportare una modificazione rilevante a tale prassi in occasione della seduta del 19 dicembre”.
Irregolare, secondo l’opposizione, anche l’approvazione di alcune delibere non presenti nell’ordine del giorno della seduta: “In calce alla convocazione del consiglio comunale si legge che ‘I punti all’ordine del giorno eventualmente non trattati nella seduta precedente saranno discussi in quella successiva’. Tuttavia – prosegue la lettera -, a dispetto dell’unicità della convocazione, sono stati allegati due distinti ordini del giorno, uno dei quali relativo alla seduta del 18 dicembre, l’altro afferente cumulativamente alle sedute del 19 e 20 dicembre, contraddicendo e vanificando di fatto la precisazione contenuta nell’avviso di convocazione”.