Sant’Ippolito (PU) – Non capita tutti i giorni per un paese come Sant’Ippolito di essere menzionato sulla tv di Stato in prima serata, e se la citazione arriva da un 99enne in tuta da ginnastica durante il Festival di Sanremo, l’evento assume dimensioni ancora più importanti. “Saluto i miei amici, e anche i meno amici, del mio paese, Sant’Ippolito”.
Questa la frase di congedo pronunciata sul palco del teatro Ariston da Giuseppe Ottaviani, runner di casa nostra che ha raccontato in diretta nazionale al pubblico, ma anche alle migliaia di persone incollate allo schermo, la sua storia, la sua vita e la sua grande passione: l’atletica leggera.
Giuseppe attualmente gareggia nella categoria “Master 95”, nel salto in lungo ha superato quota due metri (unico in Italia), detiene il record del mondo dei 60 metri indoor, quello italiano dei 100 metri outdoor e e si cimenta anche nel lancio del disco e del giavellotto.
Risultati strabilianti per il quasi 100enne Giuseppe (li compirà il prossimo 20 maggio), condivisi con la moglie Alba, con la quale si allena e va in palestra, frutto di un’alimentazione sana (“tutti i giorni mangio insalata”) e di una grande gioia di vivere: “Se nella vita sei indifferente – ha detto ai microfoni di Carlo Conti – non impari niente, sono curioso e affronto ogni giornata con gioia”. Per lui, che è un esempio per i giovani d’oggi, la standing ovation del teatro Ariston e la realizzazione di un piccolo sogno: canticchiare davanti ad una nazione intera la sua canzone preferita,“Vecchio scarpone” di Gino Latilla e Giorgio Consolini del 1953.