Fano (PU) – Giancarlo D’Anna, della lista civica Fano Ideale, in vista dell’imminente voto regionale invita i votanti a recarsi alle urne lasciando però la scheda bianca. “Escludendo coloro che hanno un rapporto di stima e fiducia per un candidato consigliere regionale – esclama l’ex consigliere regionale fanese -, in tanti ci chiedono per chi votare alle elezioni del 31 maggio. Diamo una risposta secca dopo aver analizzato schieramenti e candidati: andiamo comunque a votare e lasciando scheda bianca. Non si tratta di un ‘non voto’ ma della chiara volontà dei cittadini di partecipare alle elezioni e di rimarcare l’incapacità generalizzata degli attuali partititi non solo di risolvere i problemi ma nella volontà di farlo o quantomeno nel serio tentativo di farlo. I motivi: gli schieramenti che hanno maggiori possibilità di vittoria sono quelli guidati da Ceriscioli e Spacca. Oggi si presentano divisi ma sono stati uniti fino a ieri e molto probabilmente torneranno ad esserlo subito dopo le le elezioni. Questo gruppo di potere, a nostro avviso, si è dunque diviso solo ‘tecnicamente’ per affossare definitivamente gli avversari che in buona parte sono caduti nella trappola.
Gli altri candidati , complice anche la nuova legge elettorale, non hanno possibilità . Le recenti elezioni in Trentino confermano questa tesi. Nonostante tutto i soliti restano in sella e con loro tutto l’apparato burocratico. Non resta che delegittimarli con una valanga di schede bianche. Schede bianche che hanno tutt’altro significato rispetto alla mancata partecipazione al voto, che non contribuisce a modificare positivamente le cose, anzi favorisce i partiti organizzati”. D’Anna punta il dito contro la gestione sanitaria nel nostro territorio: “Ancora oggi assistiamo a giravolte che vedono i massacratori della Sanità delle Marche ergersi a difensori della stessa accompagnati da chi fino a ieri fingeva di contrastare decisioni e delibere. Oggi tutti difensori della Sanità pubblica, ieri l’hanno distrutta tra l’indifferenza di chi doveva difenderla. E così in molti altri settori di competenza delle Regioni.
E allora cosa si inventano pur di accalappiare voti? Temi che nulla hanno a che vedere con le competenze della Regione, promettendo di occuparsi e risolvere problematiche di competenza altrui in un circolo vizioso di false promesse”.