Fano (PU) – Ci hanno preso gusto i fanesi Manuel De March e Manuel Anniballi che lo scorso fine settimana a Pineto (Abruzzo) hanno indossato nuovamente la maglia tricolore andando a vincere, per il terzo anno consecutivo, il titolo italiano di Bocce FISDIR-FIB categoria C21 (riservato ad atleti con sindrome di down).
Anniballi e De March, uniti da una profonda amicizia, hanno sbaragliato l’agguerrita concorrenza proveniente da tutta Italia per la gioia di Romina Alesiani, presidente Aispod Fano (e mamma di De March) e degli allenatori Romolo Giovannini e Giannino Vagnini che seguono costantemente i due bocciofili allenandoli sulle corsie della San Cristoforo di Fano e accompagnandoli ad ogni manifestazione cui prendono parte.
“Siamo felici – ha commentato a caldo Romina Alesiani – questo terzo oro consecutivo è il giusto premio per questi ragazzi che si allenano con costanza e dedizione e hanno trovato nella bocciofila San Cristoforo un ambiente sano che li ha accolti a braccia aperte facendoli sentire a casa ogni volta che vanno ad allenarsi. Un grazie particolare va agli allenatori Romolo Giovannini e Giannino Vagnini con cui i ragazzi hanno creato un legame davvero profondo”.
Per Aispod Fano e Bocciofila San Cristoforo le soddisfazioni non si sono limitate alla coppia. Manuel De March, infatti, si è laureato campione italiano anche nell’individuale bissando così il successo dello scorso anno e confermandosi uno sportivo a 360 gradi (Manuel è un campione anche di nuoto e tiro con l’arco).
A fine manifestazione, dove hanno partecipato oltre 100 ragazzi, tutti legate ad associazioni come Aispod, è arrivata dalla Fisdir una notizia per riempie d’orgoglio l’associazione fanese e i suoi due portacolori: nel 2017, se tutto va come deve andare, ci sarà il primo campionato europeo Fisdir-Fib e la coppia De March-Anniballi rappresenterà l’Italia indossando la maglia della nazionale.
E chissà se il prossimo anno a far compagnia ai “big” De March e Anniballi, non ci sarà anche quel Jacopo Primavera che a Pineto, con i suoi 15 anni, era il più giovane atleta in gara. Per lui nessuna medaglia, ma tanto divertimento e la consapevolezza di essere entrato a far parte di un gruppo che, risultati a parte, ha già vinto in partenza.