Fano (PU) – Un’operazione conclusa grazie al grande lavoro dei Carabinieri di Fano e di Riccione, con le collaborazioni fondamentali di alcuni cittadini fanesi, del Targa System del comune di Fano e anche di alcuni negozi di ferramenta. Partiamo dal principio. Nella giornata di ieri è stata sgominata una banda composta da 5 albanesi, specializzati in furti e rapine in abitazioni a Fano, in provincia e in tutte le Marche. Una gang particolarmente pericolosa che non disdegnava la violenza per facilitarsi il compito e con un’organizzazione ben precisa che gli ha “permesso” di prendersi, tra gli altri capi d’accusa, anche l’associazione a delinquere. Tra i componenti dell’organico c’era un basista, chi si occupava di reperire auto per la fuga o per gli spostamenti, chi si occupava degli attrezzi e chi irrompeva nelle abitazioni. Le indagini dei carabinieri di Fano sono iniziate a dicembre 2017 a seguito di alcune segnalazioni di cittadini che avevano notato a più riprese una vecchia Fiat Stilo Blu allontanarsi dai pressi di abitazioni appena depredate. L’auto risultava intestata ad un prestanome romano il quale aveva a suo carico oltre 200 vetture. Insospettiti i militari hanno iniziato le ricerche e fermato con un normale posto di blocco la vettura. A bordo A. Lupen, 41enne albanese che in un atto di spavalderia, si è rivolto nei confronti del carabiniere che lo aveva già conosciuto in passato con un altro nome dicendogli: “Sono un ladro di professione, ho deciso di cambiare nome all’anagrafe ribattezzandomi Lupen (Tra l’altro sbagliando visto che la dicitura corretta è Lupin ndr.). Grazie a quanto sequestrato durante la perquisizione e i tabulati del telefono di quest’ultimo, i militari sono riusciti a risalire ad altre auto rubate, delle quali non è stato difficile ricostruire gli ultimi spostamenti poiché dotate di Gps e grazie anche al targa system sopracitato. Raccolti i dati, si è potuto procedere con l’attribuzione di responsabilità di almeno due rapine in villa e di ben 9 furti. Ovviamente l’uomo non poteva aver fatto tutto da solo e qui sono entrati in gioco i carabinieri di Riccione. A seguito di un furto a Saludecio, nel gennaio scorso i militari romagnoli, dopo svariati pedinamenti, erano riusciti ad arrivare ad un’abitazione in via del Carmine a Gimarra con all’interno T.M. 34enne, D.E. 25enne, S.B. 26enne, e C.A. 29enne gli altri componenti della banda. Da qui, dopo mesi e mesi di indagini e collaborazioni, i militari di Fano e di Riccione sono riusciti a ricostruire l’attività di tutta la banda e quindi ad eseguire un’ordinanza di applicazione della misura cautelare verso i 5, i quali erano già in carcere, ma che sarebbero usciti da qui a poco facendo perdere le proprie tracce. Fondamentale la collaborazione di un cittadino fanese che, notando movimenti strani con la Fiat Stili sopracitata, davanti la propria abitazione, ha subito contattato i carabinieri indicando due dei membri della banda senza alcun timore e con grande sicurezza. Anche le ferramenta hanno fatto la loro parte: ad aiutare il gruppo di rapinatori c’era anche G.K. basista 50enne molto conosciuto nel fanese poiché residente in zona da anni, il quale portava i componenti della banda a rifornirsi di attrezzi utili allo scasso nelle ferramenta fanesi. I titolari, già sensibilizzati dai carabinieri hanno allertato le forze dell’ordine fornendo ulteriori e utilissimi dettagli. G.K. è stato denunciato in stato di libertà per favoreggiamento. Una gang che, al completo era stata protagonista anche di 7 furti in una notte come si sente in un’intercettazione che dice: “Credo che li finiamo di fare quello che abbiamo programmato. Io di collane ne ho trovate tante, 150 grammi li ho presi tra collane e cosi via. E’ tardi, questa è la vita di notte, abbiamo rubato in 7 case”.