Ancona – “Le Marche da oggi hanno una normativa a tutela di chi soffre di un problema di salute serio e purtroppo molto diffuso, soprattutto fra gli adolescenti e i giovani: i disturbi del comportamento alimentare”. Lo evidenzia Federico Talè, che ha elaborato il testo insieme alle associazioni dei malati e agli altri componenti del Tavolo tecnico di coordinamento regionale sui DCA.
“Nella seduta odierna dell’Assemblea legislativa – riprende il consigliere di Italia Viva – abbiamo approvato all’unanimità la proposta di legge sulla presa in carico delle persone con disturbi della nutrizione e del comportamento alimentare. Una proposta a cui tenevo moltissimo, scaturita da un lungo lavoro che ho portato avanti insieme al Tavolo tecnico di coordinamento regionale sui DCA. Ai suoi componenti va il mio particolare ringraziamento per la proficua collaborazione e per la professionalità dimostrata”.
“Con questa legge – aggiunge Talè -, che pone la Regione Marche all’avanguardia nazionale per quanto concerne la disciplina della cura di questo grave disturbo, andiamo a garantire maggiori tutele alle persone che soffrono di una malattia che spesso emerge in età adolescenziale e in alcuni casi fin dalla prima infanzia (8-10 anni), sia nelle forme più conosciute di ‘anoressia nervosa’ e di ‘bulimia nervosa’, che in una serie di disturbi intermedi, talora combinati tra loro e molto spesso di difficile classificazione. I dati sono molto preoccupanti.
Nelle sole Marche soffrono di questa patologia oltre 40.000 persone e in un solo anno in Italia causa otre 3.500 morti. S tratta della seconda causa di morte, dopo gli incidenti stradali, per i giovani da 12 a 25 anni. Il consigliere di Italia Viva sottolinea, poi, gli aspetti salienti dalla nuova legge: “La finalità è riuscire a garantire precocità di diagnosi, omogeneità di trattamento, continuità assistenziale, equità di accesso e appropriatezza e qualità delle cure, attraverso una rete integrata che operi secondo un modello multidimensionale e multi professionale.
Il primo risultato che mi aspetto è l’integrazione degli organici dei tre ambulatori specialistici di Pesaro, Jesi e Fermo, che devono essere dotati ciascuno di una equipe multidisciplinare composta da 2 psicologi, 1 medico neuropsichiatra infantile, 1 medico psichiatra, 1 infermiere, 1 dietista, 1 educatore e 1 Oss. Credo che oggi – conclude Talè – abbiamo compiuto un altro passo in avanti verso una sanità che non deve lasciare indietro.