Fano (PU) – A breve i fanghi del porto avranno una nuova “casa” e le coste della Sassonia una nuova difesa. È quanto emerso stamattina nel corso di un incontro lampo, tra il sindaco di Fano Massimo Seri e l’assessore regionale Paola Giorgi, arrivata in città per dialogare con funzionari comunali, imprese e associazioni di categoria nell’ambito di una serie di incontri per spiegare come intercettare i fondi europei. Ed è proprio partendo dal Pon Fesr (programma operativo regionale del fondo europeo di sviluppo regionale 2014/20) che l’assessore alla Difesa del suolo e della Costa nonché alle Politiche Comunitarie, ha illustrato gli ultimi progressi fatti sia sul dragaggio del porto, sia sul ripascimento della costa in zona Sassonia.
“Per quanto riguarda la cassa di colmata – ha spiegato la Giorgi – i lavori sono terminati e in questo momento è in fase di collaudo. A Fano saranno garantiti a pieno i 40mila metri cubi previsti e credo che oltre ai 20mila già dragati, entro la fine dell’anno potremmo stoccare anche l’altra parte. Oltre ai collaudi la Regione ha avviato uno studio economico per cercare di omologare le spese di trasporto di ogni comune che conferirà nella nuova cassa di colmata, cercando di trovare un risparmio”.
Prima di scendere nella sala del consiglio per l’incontro in programma, l’assessore regionale ha garantito gli interventi previsti a difesa della costa. “Sulle scogliere – ha detto la Giorgi – abbiamo già nelle nostre casse in contabilità speciale 3milioni di euro, recuperati grazie ai fondi Fas, che saranno girati entro la fine di ottobre al Comune di Fano. Come da progetto presentato dal Comune, si prevede che siano utilizzati per intervenire su Sassonia. Tra questi ci sarà il prolungamento delle scogliere da Sassonia sud fino al porto e un successivo ripascimento delle spiagge della zona”.
Un’altra opera sarà poi intrapresa insieme a Ferrovie dello Stato a sud della foce del Metauro. “Qui ci sono già delle difese rigide – ha detto la Giorgi – ma vanno migliorate perché così come sono non hanno l’impatto che si pensava. Interverremo insieme a Ferrovie dello Stato, che ha espresso la volontà di partecipare alle spese, perché così facendo loro potranno salvaguardare la linea ferroviaria, sicuramente importante, e noi la costa e gli stabilimenti balneari presenti”.