Fano (PU) – “Non chiamatela semplicemente piscina”. Il presidente della Fondazione Carifano, Fabio Tombari, il sindaco Massimo Seri e l’assessore Caterina Del Bianco hanno presentato questa mattina il progetto del nuovo centro natatorio alle associazioni sportive fanesi “un progetto – ha detto il sindaco – frutto di una grande intuizione tra questi soggetti e di cui si parla da 40 anni e che ci siamo impegnati a portare a termine nonostante avessimo tutti contro”.
E stando almeno ai disegni e ai render, quello che sorgerà in Via Mattei sarà veramente un centro polifunzionale, “in una zona già a vocazione sportiva – ha sottolineato un’emozionata Caterina Del Bianco – dove grazie alle attività dell’aeroporto e del centro Itaca si praticano già varie discipline”.
Nei 3 ettari di terreno ceduti gratuitamente dal Comune di Fano alla Fondazione, nascerà un impianto coperto di metri 25×21 dove oltre alle otto corsie classiche (2,5 metri di larghezza ciascuna) troveranno spazio un’area per la riabilitazione con ingresso indipendente di mt 3×6,60, due vasche per corsi di avviamento al nuoto e acquagym, una zona reception e bar (con possibilità di estensione all’esterno), una tribuna con 250 posti a sedere, 6 spogliatoi (uomini, donne, bambine, bambini e 2 per gli istruttori) e spazi da adibire ad ufficio per la società, o le società, che andranno a gestirla. E proprio su questo punto, benché sia ancora presto per parlare del bando, le società sportive fanesi sembrano intenzionate a fare quadrato tra loro e una gestione “made in Fano” darebbe sicuramente ancora più lustro alla struttura e al territorio intero.
Venendo alle tempistiche, il taglio del nastro dovrebbe avvenire entro l’autunno del 2020 (circa 5 milioni il costo complessivo) ma il cantiere partirà molto prima. I primi del 2019, infatti, si procederà alla bonifica bellica del terreno per cui è già stata individuata la ditta incaricata mentre il 14 dicembre si apriranno le buste che stabiliranno quale impresa si occuperà delle opere di urbanizzazione (parcheggi, strade di accesso, ecc.) che inizieranno entro gennaio 2019. “Con il nuovo centro natatorio ridiamo dignità allo sport fanese” ha aggiunto Caterina Del Bianco e per fare questo il comune realizzerà una pista ciclabile per facilitare l’accesso alla struttura e la nuova strada di collegamento prevederà anche delle piazzole di sosta per gli autobus, indipendenti dai parcheggi delle auto e una nuova illuminazione.
“Al progetto definitivo – ha concluso Tombari – (redatto dallo studo Amadei-Caverni-Gori, ndr) ci si è arrivati dopo aver visionato impianti belli e funzionali in giro per l’Italia, cercando di prendere il meglio da ognuno di questi e chi sostiene che un impianto del genere è troppo per Fano non ha cognizione di causa. Quando una cosa è bella bisognerebbe ammetterlo senza per forza trovare pretesti per criticarla”.
Efficientamento energetico (classe A4), possibilità di lavoro per tante figure professionali (previsti turni di 20 persone ciascuno) e creazione di un ampio bacino d’utenza sono solo alcune delle caratteristiche che il nuovo centro natatorio si prefigge di avere, con i render che dal 22 dicembre saranno esposti a Palazzo Bracci Pagani per una mostra aperta alla città.