Fano (PU) – Lo sfratto esecutivo lo riceverà il 21 aprile prossimo. Anna Barattini è una fanese di 51 anni, madre di due figli, uno di 10, l’altro di 20 anni. Non sa dove dormirà e vivrà fra 10 giorni. Per questo ha deciso di “metterci la faccia” e ricordare insieme ai giovani dell’Assemblea di Lotta per la Casa la decisione assunta dal Consiglio comunale all’unanimità di approvare la”moratoria sugli sfratti a tempo indeterminato” in attesa di avere a disposizione i fondi della Regione per “morosità incolpevole”.
“Mandare me e i miei figli in una casa famiglia – dice Barattini – significa farci perdere la dignità. Il maggiorenne sarà costretto a passare 12 ore al giorno fuori dalla struttura e tornarci solo per il pernottamento. Ho percorso tutto l’iter burocratico per avere degli aiuti. Sono andata dal sindaco che è a conoscenza della mia situazione da mesi, sono andata ai Servizi sociali, ai sindacati. Sono nelle liste delle case popolari (oltre il 200° posto), sto cercando lavoro e nel frattempo devo pagare 550 euro di affitto al mese. Nella mia situazione ci sono altre centinaia di persone nel fanese. Ho deciso di metterci la faccia per dare voce anche a loro”.
A sostenere la battaglia della donna i ragazzi dell’Assemblea Lotta per la Casa che ricordano: “Il 21 aprile saremo lì, insieme ad Anna, e questo sfratto non avverrà”. I giovani chiedono alla politica di non far diventare il caso “una questione di ordine pubblico. Ci auguriamo che l’Amministrazione non voglia risolvere il problema attraverso la presenza delle forze dell’ordine. Qui servono risposte. Abbiamo annunciato la nostra presenza nel giorno previsto per lo sfratto per ricordare l’impegno preso dalla politica. A Fano avviene, in media, uno sfratto a settimana, 4 al mese. Questo è un problema sociale che deve essere affrontato con dei progetti con delle politiche sociali, non con soluzioni-tampone che non danno prospettive”.
“Ci aspettiamo di essere convocati all’inizio della prossima settimana dai Servizi sociali o dall’assessore competente insieme alla famiglia coinvolta a cui devono essere date delle risposte concrete”.
Le risposte le deve dare tutta la politica perchè, secondo Assemblea Lotta per la Casa “l’intero consiglio comunale ha fatto una scelta: approvare una moratoria di cui, dopo due mesi, non se n’è più sentito parlare. Dov’è finita? Dov’è la minoranza che l’ha sottoscritta? E dov’è la maggioranza che l’ha proposta dopo la battaglia portata avanti dall’Assemblea insieme alle famiglie fanesi? Il bando che è stato presentato dal Comune darà dei contributi solo fra mesi e non risolverà i problemi delle famiglie che si trovano a dover vivere un’emergenza costante”.