Fano (PU) – L’amore si sa, non conosce limiti. Ma quando a mettere paletti e confini è la giustizia è il caso di rispettarli cosa che non ha fatto R.C., 20enne di origini romene che benché agli arresti domiciliari sabato sera ha riaccompagnato la fidanzatina a casa evadendo di fatto dalla misura alla quale era sottoposto.
Il giovane, volto noto di carabinieri e polizia per i suoi trascorsi, a luglio scorso era stato sorpreso da una pattuglia della Radiomobile dei carabinieri di Fano mentre scassinava alcuni distributori automatici di uno stabilimento balneare tra la Sassonia ed il Lido di Fano. Dopo la convalida dell’arresto il Giudice del Tribunale di Pesaro gli aveva applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari nell’abitazione di residenza della famiglia.
Noncurante di questo, la settimana scorsa era stato sorpreso fuori casa da un carabiniere a diporto mentre sabato ha concesso il bis. Al rientro a casa ad attenderlo c’erano i carabinieri, che lo hanno nuovamente arrestato in flagranza e trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa della convalida per direttissima. Lunedi mattina è stato condotto dinanzi al giudice del Tribunale di Pesaro che dopo aver convalidato l’arresto, lo ha ammesso al patteggiamento della pena di otto mesi di reclusione, ripristinando gli arresti domiciliari che aveva violato due volte in pochi giorni.