Fano (PU) – L’Allestimento dei Giardini Leopardi con gazebo e palco per l’evento “L’avvenimento in piazza” dello scorso week end ha destato particolare curiosità e anche diverse critiche, in primis quella dell’ex vicesindaco e assessore alla Cultura Stefano Marchegiani che su facebook ha scritto “… nel vedere quanto allestito negli ultimi tre giorni all’interno dei Giardini Leopardi, uno dei luoghi più belli della città, ci si rende conto di quanto urgente sia regolamentare le modalità di svolgimento di alcune manifestazioni e quanto indispensabile selezionarne con criterio la tipologia affinché non si stravolga il senso dei luoghi, offendendone la dignità e il decoro. Gazebo dozzinali, pile di seggiole di plastica, tavolacci e panche da sagra, reti metalliche e teloni da cantiere edile, zona cottura con foconi a carbonella a ridosso delle pareti rinascimentali del Palazzo Malatestiano, separé in incannucciato e palcoscenico tecno non possono innocentemente convivere con le magnifiche quinte architettoniche…”.
La replica degli organizzatori non si è fatta attendere: “Finalmente tante persone – scrive Barbara Braconi – hanno potuto accorgersi che i Giardini Leopardi possono essere un bellissimo luogo nella splendida cornice del Palazzo Malatestiano. Per tre giorni si è potuto mangiare panini e insalate già pronti, nessuna cottura a carbonella è stata effettuata sul posto, dove c’era una semplice piastra per scaldare piadine farcite con alimenti crudi. Niente fumi e niente danni al giardino e alle mura del palazzo come qualcuno ha faziosamente affermato. Le polemiche sollevate da chi muove l’accusa di aver deturpato il luogo appaiono solamente mosse da personali interessi politici. Sarebbe meglio impegnarsi e lavorare perché il Giardino Leopardi sia davvero e in ogni momento dell’anno un gioiellino nel cuore del centro storico. Si è sottolineato l’allestimento inadeguato al contesto rinascimentale ma nessuno si preoccupa, ad esempio, di cancellare le scritte che deturpano la parete confinante o di togliere i rifiuti gettati nell’antico pozzo posto al centro del giardino da chi lo usa per bagordi notturni. Sembra aver creato tanto disturbo il temporaneo allestimento di alcuni gazebo quando regolarmente il Palazzo Malatestiano è circondato da bancarelle del mercato e dagli odori dei banchi del pesce, come è normale che sia per la posizione in cui si trova. Chissà se arriveranno anche a vietare il passaggio delle auto dei residenti, perché stona con l’antichità della costruzione? Onestamente la polemica sollevata da qualcuno sembra essere solamente un pretesto per scontri politici e interessi personali, che non possono però offuscare la bellezza di tre giorni che chi ha vissuto testimonia”.
L’evento, aperto a tutti, ha proposto la Santa Messa all’aperto con la presenza dei vicari diocesani, una mostra dedicata ai pittori delle “Avanguardie Storiche” del primo Novecento intitolata “L’impronta indelebile del cuore”, un incontro sulla nota affermazione di sant’Agostino che ha fatto da tema conduttore a tutta la manifestazione (“Ci hai fatti per Te e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Te”) e la partecipazione straordinaria del coro “Fano Gospel Choir”.