Fano (PU)- Noi Città contro Pietro Celani: la variante dell’ex zuccherificio si dimostra ancora una volta terreno di scontro dentro le maggioranze di governo. Dopo la giunta Aguzzi, che proprio su questa tematica iniziò a mostrare i primi segni di cedimento, anche Seri alla vigilia della discussione in consiglio comunale, si ritrova a dover far da paciere fra i suoi uomini. La miccia è stata accesa proprio dalla sua lista civica che l’altro ieri, con un comunicato stampa, ha attaccato, nemmeno tanto “tra le righe”, Pietro Celani, capo di gabinetto del sindaco.
Nel testo spedito alla stampa, nonostante non si faccia il suo nome, le critiche contro Celani sono facilmente riscontrabili: “Non capiamo l’interazione dei dirigenti nelle scelte delle votazioni in consiglio comunale né tantomeno consigli su quello che potrebbe essere realizzato. I dirigenti devono occuparsi della realizzazione dei progetti ma ad oggi se ne sono visti purtroppo pochi, mentre altre città sono molto più produttive e reattive nel cogliere le varie opportunità”. L’accusa a Celani è per il parere che ha inviato ai consiglieri comunali, su invito della giunta e del sindaco, in cui ha sottolineato “come l’orientamento amministrativo pare sia finalizzato a respingere l’approvazione della variante in questione”. A questo punto la domanda è: chi ha motivo di intervenire a gamba tesa su Celani e la variante.
Secondo alcuni il nome potrebbe essere quello di Riccardo Severi che con il capo di gabinetto del sindaco non ha mai avuto un gran feeling. Va però anche evidenziato come lo stesso Severi, a tempi della giunta Aguzzi, non si stracciò le vesti quando il Pdl propose di realizzare una cittadella dello sport nell’area dell’ex Zuccherificio. Oggi che la cittadella viene riproposta da Noi Città può far pensare che Severi con tutta questa storia non c’enti nulla. Una cosa, comunque è certa: la decisione da prendere sulla variante rischia di spaccare una nuova giunta.