Fano (PU) – “Durante la sua presentazione alla città, la candidata della coalizione di centrodestra, Lucia Tarsi, ha fatto leva principalmente sul fatto di essere stata a suo tempo tra le fondatrici del comitato in difesa del Santa Croce. Quello che ha dimenticato di aggiungere, peccando di amnesia o peggio di scarsa onestà intellettuale, è che in quel comitato, a fianco di Giancarlo D’Anna, c’eravamo anche noi del Movimento 5 Stelle. Questa rimozione temiamo che non serva tanto a nascondere la nostra presenza nel comitato, quanto a sorvolare sull’identità di quei politici che allora il comitato lo ostacolavano. Perché nel 2010 (la prima manifestazione davanti all’ospedale si svolse in un pomeriggio di pioggia il 18 settembre di quell’anno) schierarsi a difesa del Santa Croce era un fatto politicamente da mosche bianche”. Ad intervenire è il consigliere comunale di Fano a 5 Stelle Hadar Omiccioli.
“Allora dominava una politica bipartisan che prevedeva non solo l’ospedale unico a Pesaro, come lo prevede oggi, a Fosso Sejore piuttosto che a Muraglia, dove sarebbe stato perpetrato anche uno scempio ambientale. Ma soprattutto pianificava la totale chiusura dell’ospedale cittadino. Il comitato Santa Croce nella città di Fano si battè proprio contro buona parte di quei partiti e di quegli amministratori pubblici che ora appoggiano la candidatura di Lucia Tarsi, coloro che all’epoca formavano la giunta di centrodestra e che avevano già avallato quella che sarebbe stata la più grande speculazione urbanistica mai realizzata a Fano, ossia la trasformazione annunciata del nostro ospedale in abitazioni, uffici e negozi. Altroché difesa dei servizi ospedalieri”.
“Questi personaggi, che sono espressione di un passato politico che non vuol passare, con la loro amministrazione hanno anche riempito la nostra città di case invendute e di centri commerciali, contribuendo ad aggravare la crisi economica e strangolando i piccoli negozianti. Esponenti di una politica vecchia e consunta, che ora con la candidatura di Lucia Tarsi, insegnante con l’unico breve passato politico nel comitato Santa Croce, promuovono un sedicente patto per la rinascita di Fano con il vero scopo di tornare a coltivare clientele e a intrecciare rapporti con le lobby economiche”.
“Che la lista di D’Anna, per una candidatura a sindaco, perda d’un colpo la credibilità che si era conquistata nel tempo anche con scelte coraggiose e certo non indolori non può che rattristarci, ma rivendichiamo per la nostra azione politica una coerenza che pressoché nessuno oggi sulla scena politica di Fano può vantare”.