Fano (PU) – Siamo una città di vecchi. Lo dice una ricerca della Cisl che ha evidenziato come nel territorio comunale ci siano oltre diecimila pensionati. Un numero importante se si pensa che la popolazione totale è di poco superiore ai 60.000 abitanti. Ma non è l’invecchiamento dei fanesi a preoccupare la Cisl, piuttosto l’emergenza sociale in cui molti di questi anziani sono costretti a vivere. L’importo medio della pensione a Fano è di 1.036 euro, gli invalidi civili (sono 3.536) si mettono in tasca una media di 434,19 euro.
“Non ci scandalizziamo se poi un anziano che dovrebbe pagare 80 euro di ticket per un’analisi del sangue – dice Giovanni Giovanelli della Cils – preferisce spendere quei soldi per pagare una bolletta. Purtroppo i pensionati sono costretti a vivere con un reddito troppo basso, un reddito che non è mai stato rivalutato e che è fermo da tanti anni”. Ecco perché la Cisl ha deciso di organizzare una raccolta firme, che partirà dopo Pasqua, per ottenere, tra le altre cose, l’introduzione di un bonus di 1.000 euro, un nuovo assegno famigliare, una nuova regolamentazione delle imposte e tasse locali.
Insomma i pensionati “sono quelli che hanno permesso a molte famiglie si far fronte alla crisi ma sono anche quelli più penalizzati se si pensa che non sono contemplati nemmeno negli 80 euro di Renzi” ha sottolineato Umberto De Simoni responsabile dei pensionati della Cisl. Giuseppina Di Tommaso, del Patronato Cisl, ha posto l’accento sull’aumento delle richieste di invalidità civile perché “sono l’unico sostegno che hanno le famiglie per potere sostenere un invalido”. Infine una stoccata al Comune al quale la Cisl ha chiesto di ridurre la Tasi agli anziani. “Abbiamo avuto un confronto – dice Giovnnelli – ed attendiamo delle risposte. L’Amministrazione comunale deve però decidere se difendere la Fondazione Teatro o il sociale”.