Fano (PU) – Paolo I, Angelo padre, Rosy, Gioele, Marianton, Gig, Palisandro. Sono questi i nomi delle sette imbarcazioni che ieri hanno ripresa l’attività della pesca dopo un stop durato 50 giorni, uscendo in sicurezza dallo scalo fanese visto che sono in corso le operazioni di dragaggio. Ad assistere alla ripresa c’era il sindaco Massimo Seri che è voluto essere presente per verificare che tutto si svolgesse nelle migliori condizioni: “Sono qui per testimoniare vicinanza ai pescatori per la ripresa delle attività. Un sindaco ci deve essere, anche perchè è sempre stata una nostra prerogativa garantire sicurezza ai pescatori”. Daniele Capodagli, pescatore fanese prende il sindaco sotto braccio e gli chiede: “Non lasciateci soli, abbiamo bisogno di voi. La pesca qui a Fano è un patrimonio”. Capodagli, due generazioni di pescatori, vola indietro di 20 anni e ricorda quando dal porto partivano circa 60 imbarcazioni “Erano altri tempi, la crisi e l’aumento del costo dei carburanti hanno determinato la flessione delle attività. Comunque, siamo ancora qua perché crediamo in quello che facciamo. Il momento più brutto? Due anni fa, quando il costo del carburante salì alle stelle e i ricavi che non permettevano di coprire le spese”. Esprime soddisfazione Marco Pezzolesi della Coomarpesca che sottolinea l’importanza del dragaggio. “Negli anni passati c’era sempre apprensione quando ripartiva la pesca, mentre quest’anno possiamo essere più tranquilli. La pesca è un settore trainante, serve sempre mantenere l’attenzione alta. Ora le sette imbarcazioni incontreranno difficoltà durante le fasi di pesca viste le pessime condizioni meteo”.