Fano (PU) – “A Fano ma più in generale nelle Marche, le famiglie hanno paura di progettare la nascita di un figlio”. A sostenerlo è Francesca Fiorelli, candidata alle prossime elezioni con la Lega, che partendo dal calo demografico che sta facendo registrare costantemente la Regione, propone dei correttivi bacchettando l’attuale amministrazione.
“La preoccupazione maggiore riguarda sicuramente il lavoro, spesso saltuario, precario e senza prospettive future garantite. Questo genera una paura nel gestire i primi anni di vita di un bambino. Che cosa fa e che cosa ha fatto la nostra amministrazione fino ad oggi per agevolare queste situazioni? Per dare risposte alle famiglie in termini di disponibilità e flessibilità? Assolutamente nulla”.
“Che cosa ha fatto questa amministrazione nei confronti di privati che vogliono realizzare strutture che possano accogliere tutte quelle famiglie che non hanno la possibilità di rientrare nel circuito pubblico? Assolutamente nulla”.
“La mia proposta è uno sportello dedicato alle famiglie: un’amministrazione
comunale che non si nasconda, ma che dia delle risposte concrete, che sappia
interagire integrare e coordinare anche le proposte dei privati. Quello
dei servizi educativi deve poter essere uno sportello vivo e frequentato tutto
l’anno non solo il periodo delle iscrizioni, la famiglia deve poter
rivolgersi a questo servizio per avere informazioni sul territorio, su ciò che
offre e su quali possono essere le proposte in modo da formulare una risposta
che sia personalizzata e non standardizzata e che vada incontro alle esigenze
reali”.
“Se in una famiglia i
genitori lavorano in maniera non continuativa e solo alcuni giorni della
settimana, i servizi educativi devono sapere come indirizzare questi soggetti
verso strutture che prevedono formule più flessibili, una famiglia che si
trasferisce sul nostro territorio e non ne conosce le potenzialità, deve poter
trovare delle risposte rispetto all’inserimento dei propri figli nelle
strutture nelle vicinanze, le famiglie che sono in difficoltà economica o le
mamme che si trovano da sole ad affrontare la crescita di un figlio devono
essere tutelate sia economicamente, ma anche dal punto di vista del supporto
alla genitorialità”.