Fano (PU) – Dopo le critiche di Valter Adanti di Sinistra Unita che ha suggerito la chiusura della Fondazione Teatro della Fortuna, anche Davide Rossi, tra coloro che l’hanno fondata, crede che l’ente “debba essere rivisto poiché così com’è non ha molto senso”.
Rossi ritiene che “l’ente abbia bisogno di una visione più ampia rispetto a quella che la governance attuale le ha attribuito. Non dico che debba essere chiusa, però andrebbe rivista.
Quando avevo redatto il programma culturale di Noi Città l’avevo pensata come un erogatore di servizi culturali da collegare ad altre manifestazioni della città, come il Fano Jazz. In questo modo si sarebbero allargate le finalità e gli obiettivi. A parte la prosa, che viene programmata dall’Amat, e qualche concerto musicale, non viene proposto nulla. Per questo motivo Adanti tutti i torti non ce li ha”.
Questa concezione di Rossi era stata sposata in pieno dal sindaco Massimo Seri che l’aveva inserita nel proprio programma politico.
Tanto è vero che dopo le elezioni in molti pensavano che Rossi potesse essere il nuovo presidente, ma il sindaco gli preferì Catia Amati. Proprio sulla Amati Rossi affonda qualche stoccata: “Premettendo che 6 mesi per giudicare sono pochi, con l’Amati grandi cambiamenti non li ho visti. Così come non ho visto nuovi imprenditori soci”. Sulla fine del rapporto con Seri, Rossi preferisce “non parlare. Non l’ho più visto né sentito”.