Fano (PU) – Una richiesta ufficiale al Comune e alla Capitaneria di Porto di valutare l’opportunità di effettuare su tutto il tratto costiero una bonifica sistematica precauzionale a terra da ordigni esplosivi residuati bellici.
Questo è quanto farà a breve Fratelli d’Italia, “per tranquillizzare i bagnanti fanesi e turisti – scrive il coordinatore Stefano Pollegioni – che si appresteranno ad occupare le spiagge per la stagione estiva che sta arrivando”.
“Nell’esprimere un grande apprezzamento per il lavoro svolto da tutto il Comparto Sicurezza, dai Vigili del Fuoco, dalla Protezione Civile e dalla Croce Rossa Italiana – riprende la nota – nutriamo delle perplessità sulla nota diffusa da Aset in merito all’imprevedibilità del ritrovamento dell’ordigno. Immaginiamo che le autorità preposte, come la Procura della Repubblica di Pesaro sicuramente informata, facciano accertamenti su eventuali documenti che attestino quanto detto dal presidente di Aset Reginelli e non ci si fermi , quindi, alle sole dichiarazioni”.
I dubbi nascono sfogliando il libro dello storico fanese Gastone Mazzanti “Dalle vie del cielo a quelle della città, Fano nella guerra 1939/45”, dove c’è una foto aerea di un bombardamento in cui si vedono alcune bombe esplodere proprio nella zona del ritrovamento, bombe che erano dirette sullo scalo ferroviario fanese, ma per errore caddero sulla Sassonia ed il mare.