Cape Code (Stati Uniti) – Chissà se con i sassi dell’Oceano Atlantico riuscirà a creare opere d’arte come con i “madon” della Sassonia? Prosegue a ritmo serrato la trasferta in America dell’artista Stefano Furlani che ieri ha trascorso l’intera giornata alla Baia di Cape Code dove, tra un tuffo e l’altro, ha “raccolto” del materiale utile per la giornata di domani che si annuncia molto intensa.
“Da domani – spiega Furlani – iniziano i laboratori sia per adulti che per bambini. Gli organizzatori della mostra (l’italo-americano Stephen Di Giovanni e la Joby Potter and Gallery di Truro, nel Massachusetts, ndr) mi hanno fatto sapere che sono già circa 100 le persone che hanno effettuato la pre iscrizioni. C’è molta curiosità per conoscere questa forma d’arte”
E a conferma di quanto questi laboratori siano attesi c’è il fatto che l’organizzatore della mostra ha fatto stampare oltre 100 magliette con raffigurate le immagini delle opere più significative di Furlani (Marylin Monroe, King Kong, la Pantera Rosa, ecc.) che saranno regalate a chi parteciperà alla serata.