Fano (PU) – “A Fano non c’è nessun evento estivo di richiamo. Ne servirebbe uno come il Summer Jamboree di Senigallia e non come la Fano dei Cesari, una sfilata in cui i figuranti camminano in ciabatte con bicchieri di birra in mano. C’è bisogno di iniziative di spessore e, allo stesso tempo, di maggior tolleranza per quelle private, le uniche in grado di animare il nostro litorale”.
Andrea Giuliani, di Oasi Confartigianato, spara a zero contro la Confcommercio “che fa esposti contro i suoi iscritti, quegli imprenditori per me ‘sacri’”, le altre associazioni di categoria “che all’ultimo tavolo di lavoro sostennero la decisione di non fare la Fano dei Cesari e che ora si lamentano” e contro Mirco Carloni, il consigliere regionale che, “quando fu assessore ideò il regolamento oggi in vigore che differenzia gli eventi tra ‘intrattenimento musicale’ e ‘feste danzanti” al fine di tutelare i gestori dei locali da ballo”.
“E’ sua la colpa delle norme per le quali oggi gli esercenti si trovano in difficoltà quando organizzano eventi. Per fare in modo che si possa ballare i titolari dovrebbero seguire una trafila burocratica complicatissima. La situazione è questa: qualsiasi locale che fa piano bar, propone un dj e fa piccole festicciole incorre nel rischio di essere ‘fuori regola’ alla prima persona che inizia a ballare” Giuliani continua sottolineando che le soluzioni sono due: “O si cambia il regolamento o si è tutti ‘fuori regola’”.
Il paragone scontato è quello con Pesaro: “Dobbiamo essere più elastici, come succede a Pesaro e non fare come la Confcommercio che fa esposti contro i suoi utenti”. Sul tema degli eventi promossi dagli operatori balneari sottolinea: “Le spiagge possono restare aperte fino alla mezzanotte e, una volta a settimana, fino alle 2 del mattino. Io i regolamenti li conosco bene e se la Confcommercio ritiene non siano giusti è una cosa; se pensa che i concessionari di spiagge siano nel torto si sbaglia di grosso. Non capisco perché demonizzare i bagnini che si mettono d’impegno nel proporre un’offerta di divertimento ai propri clienti. Ieri durante la Festa del Mare la Sassonia era animata solo grazie agli eventi delle spiagge”.
Il responsabile Confartigianato Fano e Oasi provinciale continua passando poi a parlare della possibilità per i bagnini di fare ristorazione. Una scelta osteggiata dalla Confcommercio. Il direttore provinciale Amerigo Varotti aveva infatti annunciato un ricorso contro “i bagnini che si mettono a fare i ristoratori o gli organizzatori di eventi creando concorrenza sleale”.
Giuliani replica: “Mi ha appena contattato l’assessore pesarese De Regis comunicandomi che a breve ci sarà un nuovo piano spiagge per il quale tutti i concessionari pesaresi potranno fare ristorazione. A Fano solo quelli periferici con un capanno di oltre 30mq possono permetterselo e solo 13, situati nella zona centrale di Fano, ad oggi hanno un ‘bar gastronomico’ (15mq). Al posto di ringraziare coloro che si inventano cene a tema collaborando con catering o ristoranti per portare cibo in spiaggia la Confcommercio fa esposti contro i suoi associati. Basta con questa assurda guerra tra poveri”.