Fano (PU) – Il diritto alla salute non è più una questione solo civica e politica, visto il dibattitto degli ultimi mesi, ma da lunedì scorso è diventato anche una vicenda che potrebbe avere degli strascichi legali. I consiglieri comunali di opposizione Alberto Santorelli, Aramis Garbarini e Davide Delvecchio lunedì scorso hanno infatti firmato un esposto per chiedere al Procuratore di verificare se esistono profili di rilevanza penale I tre consiglieri di minoranza nel documento che hanno consegnato al Tribunale di Pesaro portano ad esempio alcuni fatti denunciati da alcuni utenti da quali si evince la grave situazione che sta vivendo la sanità del nostro territorio. Il problema non interessa solo Fano ma anche i presidi dell’entroterra e Pesaro. “Non è nel nostro stile politico rivolgerci alla magistratura – ha spiegato Santorelli – ma qui in ballo c’è la salute dei cittadini e noi non possiamo tirarci indietro”. Santorelli punta anche il dito contro il sindaco massimo Seri: “Per governare non basta la fortuna ma serve anche il coraggio perché la fortuna prima o poi si esaurisce. Avevamo invitato il sindaco a firmare un’ordinanza per chiedere la chirurgia d’urgenza H24 al Santa Croce. Non lo ha ancora fatto, forse perché ha poco coraggio o forse perché ci sono veti di partito. Sta di fatto che mentre il sindaco temporeggia il Santa Croce si sta svuotando”. I tre consiglieri sostengono che da tempo il nosocomio fanese stia “perdendo” numeri a vantaggio di quello pesarese. “Nel nostro esposto – aggiunge Delvecchio dell’Udc – abbiamo citato alcuni fatti be precisi dai quali si evince che la mancanza di una chirurgia d’urgenza h24 può mettere in serio rischio la vita dei pazienti, non solo quelli di Fano ma anche dell’entroterra. Oramai le urgenze non vengono più portate al Santa Croce ma addirittura ad Urbino. Noi ci chiediamo anche perché due anni fa hanno speso soldi pubblici per rifare il pronto soccorso ed altri servizi legati all’urgenza se poi non vengono utilizzati”. Aramis Garbatini di Progetto Fano ha concluso: “Questo esposto è un’azione forte ma era necessario fare qualcosa di concreto perché non possiamo permetterci di non fare tutto il possibile per salvaguardare il diritto alla salute”.