Fano (PU) – Inizio anno con sorpresa per i fanesi, una sorpresa di quelle che tutti avrebbero evitato volentieri. Nella notte tra il 31 dicembre e primo gennaio, infatti, alcuni vandali, forse in preda ai fumi dell’alcol, hanno danneggiato il Monumento alla Marineria in Sassonia.
Tra i primi a segnalare l’accaduto sui social è stato l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Fano, Cristian Fanesi: “Proprio complimenti a quei vandali che hanno distrutto quest’opera a Sassonia – ha scritto Fanesi su Facebook -. Al posto di sistemare un parco adesso dovremmo spendere i soldi per sistemare questa”.
Inevitabile lo strascico di commenti in seguito a questo episodio, molti dei quali uniti da un comun denominatore: la necessità di più telecamere di sorveglianza in città. Sull’atto vandalico è intervenuto anche il vicepresidente dell’assemblea legislativa delle Marche, Renato Claudio Minardi: “Non c’è più il rispetto per il bene pubblico – ha scritto su Facebook -. Chi fa il vandalo e distrugge le cose che sono di tutti, e servono i soldi di tutti per sistemarle, non può avere giustificazioni. La verità è che non c’è più senso civico e questo è un guaio per tutta la società”.
Appurato il danno e il fatto che ora si dovranno spendere dei soldi per la sistemazione, c’è anche chi tira le orecchie all’amministrazione: “Ok i vandali – si legge sempre su facebook – ma quel monumento è pericolante da tempo e già necessitava di una manutenzione”.
Questa la nota inviata in merito dall’assessorato ai lavori pubblici:
Il danno provocato al monumento alla marineria sul lungomare di Sassonia ha tutte le caratteristiche per essere classificato come un inqualificabile gesto vandalico, preoccupante segnale di inciviltà e di stupidaggine; per questo l’amministrazione comunale ha prontamente denunciato il fatto alle forze dell’ordine e nel contempo ha provveduto a delimitare il monumento per ragioni di sicurezza.
Quanto prima si provvederà al ripristino del monumento alla vita marinara stesso che rappresenta un segno tangibile della riconoscenza verso uno dei più tradizionali aspetti della nostra collettività.
Simili azioni inqualificabili, oltre a deturpare l’arredo della nostra Città non fanno altro che sottrarre risorse finanziari che altrimenti si sarebbero potute destinare ad altri interventi.