Fano (PU) – Una notizia, quella divulgata oggi dall’amministrazione comunale che, soprattutto in un periodo di festa come quello che ci si appresta a vivere, fa ben sperare per il futuro. Futuro che di certo migliorerà per una famiglia che, tra le sfortune che le ha riservato la vita, nella giornata di oggi ha avuto la fortuna di trovare una nuova abitazione. Spieghiamoci meglio: questa mattina gli assessori alla Legalità, Samuele Mascarin e alle Politche Sociali, Marina Bargnesi, accompagnati da Paola Senesi di Libera, hanno annunciato l’assegnazione di un immobile di Sant’Orso confiscato al commercialista Giancarlo Zaffini accusato nel 2010 per corruzione. Questa assegnazione è il risultato tangibile di un percorso iniziato 2 anni fa che ha una duplice valenza, quella legale e quella sociale. “Questo è un giorno molto importante – ha commentato l’assessore alla Legalità, Samuele Mascarin – molte persone hanno spesso fatto polemica e ironizzato sul mio incarico alla legalità. Oggi dopo soli 2 anni (per queste pratiche solitamente si impiega molto più tempo e quasi mai vengono portate a termine n.d.r.), siamo riusciti a portare a termine un percorso molto difficile, sono davvero pochi i comuni in Italia che riescono in questa impresa. Inoltre, grazie a questo risultato, creiamo un precedente che lasciamo alle amministrazioni future le quali potranno ricalcare i passi fatti da questa amministrazione e per cercare di assegnare a loro volta beni confiscati alle organizzazioni criminali”. “Un momento di festa – ha aggiunto l’assessore alle Politiche Sociali, Marina Bargnesi -. Grazie ad un progetto di co-housing sociale, siamo riusciti ad inserire nell’immobile un nucleo famigliare composto da una madre con un bambino in questo appartamento. Nei prossimi tempi verrà inserito anche un secondo nucleo, poiché l’abitazione è tranquillamente in grado di contenere due famiglie. Ovviamente, già da qualche mese, abbiamo dato il via a diverse riunioni con gli altri condomini che hanno accolto senza problemi questa iniziativa e hanno dimostrato grande sensibilità nel voler accogliere nel condominio in cui abitano, questa nuova famiglia”. Le operazioni di insediamento, e di accompagnamento dal punto di vista educativo, sono state affidate all’associazione Cante di Montevecchio, realtà fanese che si occuperà della famiglia, reinserendola nella società, aiutandola nelle necessità primarie. Cante che tra le altre cose ha anche contribuito, assieme ad altre associazioni fanesi come la Papa Carol, all’arredamento dell’immobile facendosi in quattro per recuperare mobili e quant’altro. Un ruolo fondamentale nella vicenda ce l’ha anche l’associazione “Libera” rappresentata questa mattina da Paola Senesi che ha sottolineato: “Il ringraziamento più grande va all’amministrazione. L’associazione Libera ha solo acceso la miccia che ha dato via al percorso per l’affidamento dell’immobile confiscato. La soddisfazione più grande invece è quella di aver contribuito a ridare dignità ad una famiglia veramente sfortunata”.