Fano (PU) – “La scomparsa di Maria Assunta Maiorano lascia un vuoto profondo nel panorama culturale della nostra città di Fano e nel cuore di tutti coloro che le hanno voluto bene”. Così il sindaco di Fano commenta la morte di Maria Assunta Maiorano, fondatrice e attuale presidente onoraria del Circolo culturale Bianchini.
“Tutti abbiamo imparato a conoscerla come una docente apprezzata – riprende Seri -, cultrice appassionata dell’ecumenismo religioso, attiva promotrice del circolo culturale Bianchini, del quale è stata tra i fondatori e presidente per alcuni decenni. Un donna di grandi qualità morali e notevoli competenze culturali, con una grande capacità organizzativa che ha portato il circolo fanese ad essere espressione viva dei fermenti culturali cittadini nonché sede di incontri prestigiosi con alcuni grandi protagonisti della Novecento Italiano. Non tutti invece sanno quanto, oltre al suo lavoro a scuola e la dedizione verso i suoi alunni, abbia voluto continuare a donare agli altri la stessa passione per la conoscenza anche al di fuori dell’attività didattica. Come ebbi modo di scriverle in una lettera, la sua attività ha reso accessibile a tutti un programma di incontri di varia natura, favorendo e stimolando nei fanesi l’attitudine alla cultura e alla conoscenza. Un’instancabile e preziosa presenza quindi che tutta la città tutta ricorderà. Alla famiglia vanno le espressioni del mio affettuoso sentito cordoglio”.
Cordoglio anche dalla direzione di Passaggi Festival: “Esprimo la vicinanza alla famiglia e il mio cordoglio personale e quello dello staff di Passaggi Festival che guidò con dedizione e passione per venticinque anni”. Questo il commento del presidente, Cesare Carnaroli.
“Assunta Maiorano è stata una figura di rilievo nella cultura cittadina – riprende Carnaroli -, non solo per il lavoro svolto nella sua associazione ma anche per il sostegno ad altre iniziative che reputava importanti per la città. Non dimenticheremo l’impegno con cui nel 2013 collaborò con Passaggi Festival per la buona riuscita della prima edizione. Fano perde un punto di riferimento culturale ed una donna di grande gentilezza, generosità e spessore umano.”