Fano (PU) – Seconda sconfitta consecutiva per il Fano Rugby, che nella trasferta a Forlì per il campionato di C1 rimedia un altro brutto k.o.
Il punteggio finale di 25-0 per i forlivesi non ammetterebbe alibi, eppure, in casa rossoblù non è tutto da buttare, soprattutto perché occorre tenere il morale alto e rialzare la testa in occasione della trasferta di domenica prossima a Cesena, sempre in terra romagnola, quest’anno avara di soddisfazioni.
Formazione 15 Raffaeli (30 st Sancilles), 14 Cadeddu, 13 silot, 12 Gasparini, 11 Canapini S. (10 st Sambuchi), 10 Canapini M. , 9 Giovanelli (34 st Conti), 8 Breccia, 7 Cazzanti (30 st Samson), 6 Bussaglia, 5 Gerbi ( 25 st Fiorini), 4 Giovannelli (25 st Sagrati), 3 Magi, 2 Bargnesi, 1 Amadori.
Il 15 di coach Tonelli entra bene in campo, mantenendo il risultato invariato e giocando nella metà campo dei padroni di casa. L’equilibrio iniziale viene rotto da un errore fanese: il Forlì se ne approfitta e non perdona, depositando la palla oltre la meta e segnando 7 punti sul tabellone.
A stretto giro di posta i forlivesi si portano con un calcio di punizione sul 10-0, punteggio con il quale si chiude il primo tempo.
I rossoblù iniziano la seconda frazione di gioco ancora frastornati e, commettendo un’altra ingenuità, lasciano il via libera per il 15-0 dei padroni di casa.
Oltre ad una fase difensiva poca attenta, i fanesi devono fare i conti anche con un attacco sterile, che nonostante le numerose occasioni create, non riesce mai a portare la palla oltre la linea di meta. Come se non bastasse, Amadori prende un cartellino giallo e va fuori per 10 minuti.
Il Forlì ne trae vantaggio, guadagnando un altro calcio di punizione, che lo porta ad aumentare il proprio vantaggio 18 a 0.
I forlivesi chiudono definitivamente la partita con la terza meta di giornata, fissando così il risultato a 25-0 finale.
Quella di ieri è la seconda sconfitta in sette giorni, tuttavia la società guarda con fiducia la prossima trasferta a Cesena, ultima in classifica, dove fare punti non sarà solo necessario, ma d’obbligo.