Fano (PU) – “Sarà lunga lo so, molto lunga, ma vi prometto che tornerò presto”. Si conclude così il messaggio scritto stamattina su facebook da Federico Carloni, il 40enne fanese che da giovedì notte è diventato suo malgrado il protagonista di una storia di cronaca con molte, moltissime cose da chiarire e su cui in questi giorni si è parlato tanto.
Le frattura ad entrambe le spalle (già operate) e all’osso del bacino lo costringono sdraiato su un letto d’ospedale da ormai tre giorni ma nonostante questo Federico ha voluto ringraziare tramite i social, tutte le persone che in questi giorni hanno manifestato affetto a lui e alla sua famiglia. “A distanza di qualche giorno e con la situazione un po’ più tranquilla – scrive Federico -, vorrei dire io un mio breve pensiero… Per prima cosa evito di giudicare qualsiasi comportamento o commento che ho sentito in questi giorni (e ne ho letti di allucinanti), primo perché c’è un’indagine in corso dei carabinieri che è mio dovere rispettare e, per quanto mi è possibile, cercare di collaborare, ma soprattutto perché chi mi conosce sa chi è Fede, con i suoi pregi e difetti, tranquillo, semplice e trasparente come sempre, lontano anni luce da strane teorie o comportamenti che mi hanno attribuito”.
La storia di Federico ha in effetti davvero dell’incredibile e in questi giorni in tanti si sono arrogati il diritto di dare la propria versione, spesso parlando senza cognizione di causa. Quello che è dato sapersi con certezza di quegli attimi terribili che inevitabilmente hanno cambiato e cambieranno la vita di Federico è che il ragazzo, intorno alle 5 del mattino, è stato trovato dalla mamma dolorante nel suo letto e sul cuscino c’era del sangue che lo stesso aveva perso dal naso. Immediata la chiamata della donna ai sanitari del 118 i quali, appurate le varie fratture del ragazzo, hanno allertato i carabinieri di Fano che ad oggi conducono le indagini insieme al sostituto Maria Letizia Fucci. Caduta rovinosa dovuta a sonnambulismo o attacco epilettico? Forse, anche se una caduta, seppur dal primo piano dove abita Federico, qualche segno dovrebbe lasciarlo sul corpo che invece appare senza lividi o ecchimosi. Quasi del tutto esclusa anche la pista dell’aggressione visto che dagli elementi acquisiti dai carabinieri, il ragazzo non è mai uscito dalla sua stanza e nessuno si è introdotto in casa. Federico, libero professionista impiegato in uno studio di commercialisti, ha tutte le caratteristiche del “bravo ragazzo” ed ecco perché questa vicenda è avvolta da un alone di mistero.
L’ultima cosa che ricorda è di essere andato in bagno alle 2.24 del mattino, dopodiché buio più totale come lo stesso ribadisce oggi su facebook: “Sono cosciente che il mio caso è davvero strano – scrive – ma è altrettanto evidente che il primo a voler sapere come sono andate le cose, il perché mi sono ritrovato a distanza di poche ore a passare dall’essere sul divano di casa a guardare la tv, ad una camera di ospedale, sono proprio io”.
Nonostante il dolore, fisico e psicologico, Federico sembra non aver perso la sua grinta e la sua ironia: “Mi interessa poco o niente del giudizio degli altri – conclude – con l’aiuto di tanta gente, mia famiglia in primis, e poi di tutto il personale ospedaliero, che ringrazio infinitamente fin d’ora, tornerò presto. Un forte abbraccio (per ora solo virtuale però, di più non riesco)”.