Fano (PU) – E’ un’Alma più nera che granata quella che al fischio finale della sfida contro il Monza di Berlusconi e Galliani, esce dal campo con un 2-0 al passivo e con non poche recriminazioni nei confronti dell’arbitro, il signor Alessandro Chindemi di Viterbo, reo secondo i padroni di casa, di aver pesantemente condizionato la partita.
“Quanto visto ieri al ‘Mancini’nella gara contro il Monza – si legge in una nota – è stato una vergogna, un arbitraggio a dir poco indecente che ha condizionato unilateralmente l’esito della gara”.
Diversi gli episodi sotto la lente d’ingrandimento: fallo da ultimo uomo subito da Ferrante, con il difensore lombardo Negro solo ammonito anziché espulso; il gol del pareggio di Davide Vitturini al 75esimo annullato, non si sa bene per cosa, e l’espulsione di Alberto Filippini all’80esimo “che nel momento in cui cercava di colpire la palla di testa – scrive la società – non ha minimamente urtato il suo diretto marcatore”.
“Le nostre affermazioni – conclude l’Alma – non sono legate al risultato della gara, bensì vogliono condannare atteggiamenti di slealtà sportiva che non fanno altro che minare la credibilità del movimento calcistico della Terza Serie che mai come in questo momento storico, avrebbe la necessità di aggrapparsi a valori quali lealtà e correttezza. Ci appelliamo ai vertici federali, compresa l’associazione arbitrale, affinché tali episodi non si possano più ripetere in futuro, nel rispetto della storia e della tradizione della nostra società”.