FANO – L’ultimo atto di pianificazione spiagge era stato fatto 13 anni fa e con quello che è stato presentato stamattina si dovrebbero andare a risolvere quasi tutti i problemi di erosione della costa fanese e non solo. Stiamo parlando del “Piano di gestione Integrata delle zone costiere”, un’operazione del valore di circa 41 milioni di euro. L’intervento interessa 11 km di litorale Fano-Marotta. “Questa azione – ha spiegato il vicepresidente dell’assemblea legislativa, Renato Claudio Minardi -, ha una duplice valenza: quella della difesa, installando nuove scogliere o sistemando quelle già esistenti e quella turistica, poiché l’arenile che recupereremo verrà destinato alla balneazione”. Gli unici problemi che rimangono sono quelli riferiti al tratto di mare di Sassonia, che interessa Bagni Gabriele e Bagni Carlo, i quali quest’anno sono stati fortemente penalizzati dall’erosione. “Senza far alcun tipo di polemica – continua Minardi, con documenti alla mano, arrivati direttamente da Palazzo Chigi -, volevo informare che i soldi per sistemare anche quella zona c’erano. Poi il Governo nel luglio scorso ha deciso di bloccare il progetto ‘Italia Sicura’ e destinare i suoi fondi, tra cui quelli che servivano per sistemare l’area in questione, al Ministero dell’Ambiente”. “Se il Ministero – ha sottolineato l’assessore ai Lavori Pubblici, Cristian Fanesi – deciderà di destinare quei fondi che precedentemente erano stati stanziati per difendere quel tratto di costa entro la fine dell’anno, noi siamo pronti a far partire tutte le pratiche in tempi velocissimi per appaltare i lavori e risolvere il problema. Per noi quella resta la priorità assoluta”.