Fano (PU) – Il suo nome ai più giovani dirà poco o nulla ma a chi era giovane negli anni 90, ed anche prima, il professor Silvio Pistocchi se lo ricorda molto bene. Se lo ricorda perché è proprio ai giovani, anzi con i giovani, che il “Peroch” ha avuto un ruolo fondamentale nell’educazione scolastica (impartendo ripetizioni) e umana, contribuendo a formare, ed in alcuni casi anche a “salvare”, ragazzi che poi sono diventati uomini. Da lui ci sono passate intere generazioni prima della sua scomparsa nel 1995.
“Il professor Pistocchi era come un padre, o comunque uno di famiglia – ricorda Enrico Fedocci-. Almeno per me e i miei tre fratelli lo è stato. Come lo è stato per mia madre, Paola De Blasi, che da Pistocchi andò a lezione negli anni 50. Lui non faceva lezioni singole, ma creava delle vere e proprie classi, con gli studenti del Classico, dello Scientifico, qualcuno anche delle Magistrali. In quel salotto di Palazzo Tecchi (dove abitava) sono nati amori, gente che si è poi sposata. Ma c’era anche chi, in crisi, andava a confidarsi con lui che cercava di fare da paciere e che – in conclusione – sentenziava: ‘La famiglia prima di ogni egoismo. I figli…’. Una specie di confessore, ma anche di giudice. Il suo parere contava. I personaggi più influenti di Fano di lui avevano paura. E inutile, per loro, era elemosinare il suo consenso. Non si è mai capito chi votasse. Insomma, un uomo vero, grande, indimenticabile. Tremendamente buono, anche se severo. Generoso”.
Il professor non voleva soldi da chi non aveva i mezzi. A lezione da lui c’era tutta la Fano che contava, ma c’erano anche i meno facoltosi che aiutava con ancor più entusiasmo: intere famiglie di studenti scapestrati che formava culturalmente e che indirizzava moralmente. C’è chi comprò persino la casa delle vacanze a Fano pur di mandare i figli a lezione del professore. Molti fanesi che oggi sono riconoscibili nel proprio ambito professionale sono passati per il professor Pistocchi. E’ anche per questo che oggi molti di loro sottolineano l’importanza di continuare a mantenere vivo il ricordo di “Peroch” intitolandogli una via cittadina.